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cp67
Socio STACK
239 Posts |
Posted - 26 Feb 2014 : 15:51:36
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Ragazzi, che dire, un ottimo lavoro per chi non ha mai fatto una gara. Complimenti a Sara per i suggerimenti ed Alex per la grande idea avuta.
Grazie,
Carlo
_________________________________________________________ Level One Black-Pearl STD, KITEHOUSE Drop & Sphere, Hybrid 240, DAVES1980 SS-STD e UL, TIVOLIVOLA Microtec, BORF Urban Ninja, JUAN Zero Beye Beye by "The Stuntkiter of Week-End" prova, prova, prova,...fino a quando impari ...........................................................................................
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jachimo
Socio STACK
Italy
82 Posts |
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pn
Socio STACK
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821 Posts |
Posted - 05 Mar 2014 : 17:47:46
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quote: Originally posted by Alex69
tutto rinviato a circa verso le 14:00 ,a tale ora il campo viene dichiarato in "Competition Mode",ma forse già da un oretta prima x evitare invasione da parte di passanti e turisti,il che significa che solo i piloti possono accedervi con il relativo helper.. Field Director e Giudici.
Attenzione! Questi orari si riferiscono alla spiaggia di Cervia, dove il vento spira costante tipicamente a partire dalla ore centrali del giorno. Se però le condizioni meteo lo consentono, si può cominciare anche molto prima!
Per tutti i novice: non preoccupatevi, la gara Novice è su misura per chi comincia. Piuttosto cercate di venire al corso di Spotorno (8-9 marzo) se potete.
Buon vento!
Paolo(Pn) - Vice-presidente STACK Italia - VentoZero <http://www.ventozero.it> |
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pn
Socio STACK
Italy
821 Posts |
Posted - 05 Mar 2014 : 17:52:01
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Grazie mille per la guida! Vorrei aggiungere che le aree di stage-in e stage-out (ingresso ed uscita) non sono prefissate ma decise al momento in base alle condizioni del campo e del vento.
ciao
Paolo(Pn) - Vice-presidente STACK Italia - VentoZero <http://www.ventozero.it> |
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beppe
Socio STACK
Italy
1705 Posts |
Posted - 05 Mar 2014 : 19:54:05
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Alura, stasera avevo da fare altro, ma mi sembra troppo carina questa iniziativa, che testimonia fra l’altro la “voglia di fare” delle giovani leve.
Cerco di non ripetere nulla di tutto quello che si è scritto finora, anche se ho letto troppo velocemente.
Provo a sottolineare perché dobbiamo partecipare ad una gara stack. Perché non possiamo proseguire tranquilli a svolazzare, a fare i nostri progressi col nostro passo? Perché dobbiamo vincolarci ad una iscrizione , a degli orari, quando è così piacevole starcene a guardare quello che succede, come e quando vogliamo?
La risposta è: perché così varchiamo una soglia.
Quando siamo nel nostro praticello o nella nostra spiaggia, in realtà non riusciamo mai ad avere una MISURA di quello che facciamo. Il mio volo mi sembra preciso (Ma sarà preciso? Quanto preciso? E come facciamo a capirlo con questo vento di emme che c’è nel nostro spiazzo? Un top pilota sarebbe capace di fare una bella figura con questo vento incostante, con quel cane che sta passando sotto, con l’occhio che tiene a bada quei passanti che stanno per entrare nel nostro raggio, eccetera?) Ebbene in un campo recintato e dedicato a noi, tutti gli alibi cadono. Abbiamo uno spazio e un tempo tutto nostro, e lì dobbiamo fare. La misura riguarda anche i tricks. Senz’altro qualcuno qui sopra ci avrà consigliato di non osare i tricks di cui non ci sentiamo sicuri. Ecco un’altra risposta, un’altra misura che la gara ci dà: sappiamo fare un trick quando lo portiamo in gara. Cala la lama, e divide i tricks tentati dai tricks posseduti. Poi, ovvio, l’imponderabile è dietro l’angolo, e fa parte del fascino della gara: anche il top sbaglia e s’ingarbuglia. La misura è anche quanto riusciamo ad offrire con il nostro volo, con le conoscenze acquisite. Perché tutto l’ambaradan delle gare non è fine a sé stesso, ma ha uno scopo finale: la coreografia, lo spettacolo. Non voglio metterla giù dura, ma quando finisce una sessione di un top, nell’aria si sente puzza di arte. Finisce l’era dello svolazzamento in cui proviamo questa e quella manovra, l’era dei tentativi, l’era in cui se ci fanno male le braccia molliamo gli ormeggi: qui c’è un tempo per fare un freestyle, e ci dicono: "pronti, via". Lo scopo è quello di stupire, di intagliare il cielo, di creare armonie. E più che il numero di tricks che si hanno in tasca, conta la capacità di creare un insieme coerente, movimentato, che abbia un inizio, uno svolgimento, un finale. Un senso, insomma. E questo è possibile anche in una gara novice, anche sapendo fare poche cose. Metà del lavoro si fa su un pezzo di carta, cercando in precedenza di mettere giù nel modo migliore le quattro cose che sappiamo fare. Si tratta di capitalizzare la nostra piccola esperienza, e questo è un discorso di intelligenza. Perché l’aquilonismo acrobatico, se lo vogliamo, è ben più di un gioco. E la gara ci costringe ad impegnarci, a mettere l’asticella più in alto che possiamo al momento. Anche se abbiamo cominciato ieri. Per poter uscire dal campo con l’espressione: “ecco, questo è quanto”.
Si sale uno scalino: fatta la prima gara, non voleremo più come prima. Per una questione di consapevolezza. Nella vita si imparano le cose lentamente, a volte si sale un gradino, e così via. La gara novice è un gradone. Comunque vada, avremo provato, e ci saremo resi conto di tante cose. Con ogni probabilità non svolazzeremo più come una volta: quando decolleremo, cercheremo di decollare venendo su belli dritti e tesi, anche se ci darà fastidio alle braccia. Quando atterreremo, lo faremo con impegno. E Per andare dal punto A al punto B, cercheremo di volare dritti e puliti. E così via. Per me è stato così, per tanti altri è stato così. La sensazione di aver varcato la famosa soglia di cui sopra ce la porteremo addosso forever.
L’ostacolo principale è l’emotività, inutile negarlo. Vi posso dire: alla mia prima gara nel 2005, quando sono entrato in campo, non ricordavo nemmeno più il mio nome, dall’emozione. Dopo 5 anni, quando entravo in campo, idem con patate. Ma non facciamoci spaventare dall’emotività. L’emozione coglie molti e a tutti i livelli, posso giurarlo, perché poi alla fine ci si confidava, eh. La capacità di concentrarsi e di volare tranquillo vale già mezza gara. Gente come Further riusciva persino a ridere in gara, e tout le monde guardava lui, il campionissimo. Però, non è anche questa un’occasione per mettersi alla prova? Non è un’occasione di crescita, quella di imporsi un programma di volo e lottare contro la paura di sbagliare, avendone sempre meno? Anche perché stiamo parlando di far volare un aquilone in una spiaggia fra 30 amici, e se va bene va bene, se va male ci facciamo una risata, andrà meglio la prossima volta.
E consentitemi uno sfogo ancor più personale. Un chirurgo famoso diceva che la vita è di quelli che si sporcano di sangue e di terra nell’arena. Come dargli torto: il tempo passa, le occasioni anche. Buttiamoci dentro, perché chi sa se domani ci sarà ancora la possibilità di tutto questo. Fra l’altro, il circo rimane in piedi grazie a chi si sacrifica per organizzarlo (e non è cosa semplice!) e a chi si butta per volare (e anche questo può richiedere sforzi). Se viene a mancare la voglia di cominciare, il ciclo s’interrompe. Coraggio. Come diceva la canzone? “E restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli…” No, dai.
Infine, due consigli pratici ve li voglio dare anch’io. Individuo due comportamenti che secondo me... sono da evitare.
Il primo. La stack e le gare sono una cosa allegra, l’aquilonismo è anche un gioco, l’importante è stupire, stupirsi e divertirsi. Però è anche una cosa seria. E allora, per favore rispettiamo i tempi: di iscrizione, di presentazione sul campo, leggiamo per tempo quelle 4 cose che bisogna sapere, e facciamo in modo di non essere un peso per l’organizzazione. L’atteggiamento “passavo di qui per caso, quasi quasi provo, ammesso che suoni la sveglia”, è abbastanza irrispettoso verso chi dedica mesi del suo tempo alla baracca.
Il secondo è… all’opposto. Non facciamoci prendere dall’angoscia, che a leggere tutte insieme le regolette scritte nei post precedenti, nonostante il tono leggero, il buon senso e l’umorismo di chi ha relato, c’è quasi da pensare di dover imparare a memoria chissà cosa. Il giudice di campo è a fianco a noi, ci sorride, e ci dice passo per passo cosa dobbiamo fare, e nessuno ci sente. Lui è lì anche per ricordarci quello che stiamo per dimenticare, e per guidarci: "Vuoi rivedere la figura? Da adesso puoi provare per tot minuti... guarda che hai ancora 30 secondi... ok. Quando sei pronto puoi dar l'IN". Oh, alla fine si tratta di volare per qualche minuto come possiamo, eh, mica di far partire una centrale nucleare.
Buona gara a tutti.
Ps: confido nell’intelligenza di eventuali che mi seguiranno in questo topic . Sono reali gli impedimenti come impegni di lavoro, costi, crisi, problemi familiari, eccetera che impediscono a molti di partecipare. Si fa quel che si può, con leggerezza. Come pure, è sicuro che qualcuno in passato avrà impattato male con il mondo delle gare, e avrà rinunciato a riprovarci. E infine, l’aquilonismo acrobatico non è necessariamente una gara stack: sono assolutamente rispettabili altri approcci, che rispondono ad altre filosofie, no problem. Ma questo è un topic per invogliare a partecipare a Cervia, eh.
In sincerità, ne vale la pena.
Beppe www.voliamoalto.it
NirvanaSE |
Edited by - beppe on 05 Mar 2014 22:25:41 |
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CapitanInfrena
Advanced Member
Italy
1864 Posts |
Posted - 05 Mar 2014 : 20:30:01
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Beppe, se mi dai l'autorizzazione, inserisco questo bellissimo insieme di sensazioni nel documento!
Ho avuto i brividi a leggerlo, sono tornato al momento in cui ho scavalcato la linea rossa per entrare in campo!
My Kites: .NSE (STD-AS-18g,LW-12g,WW-0g) by R-SKY .Supernova STD by Kite D.E.sign .Invictus STD by Kite D.E.sign .Revolution Maiocchi STUL & SUL Alkanes edition .iTrix custom .93 (InD) .Galaxy D Team (Nitro Reinforced) by Lumokites e... per i giorni senza vento: Urban Ninja 1.3 by Borf e (wireless) Phantom + ZenMuse H3-2D By DJI Innovations and V959
.Iridium (STD,UL,SUL) by S.K.D. .Howitzer Sport Aerostuff (.N,.U,.S) S.K.D. .Howitzer .88 (.88,.88S) S.K.D. .Lilith (.N,.L) S.K.D.
http://scientifickitedesigns.blogspot.it/ |
Edited by - CapitanInfrena on 05 Mar 2014 20:32:22 |
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beppe
Socio STACK
Italy
1705 Posts |
Posted - 05 Mar 2014 : 20:51:28
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prendi pure tutto quello che vuoi...
Beppe www.voliamoalto.it
NirvanaSE |
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Sara Rizzetto
Socio STACK
Italy
401 Posts |
Posted - 05 Mar 2014 : 21:21:29
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Alura, ora puoi tornare a fare le tue cosette. GRAZIE , veramente ottime parole...da mettere come intro!!!
La gara ti cambia il modo di vedere il volo. Come diceva Beppe... Io che giocherello con l'aquilone saranno quanti? 11 anni? che invece presto attenzione DAVVERO a quello che faccio è proprio dalla mia prima gara. Ovvio che magari c'è chi vola in quest'ottica anche senza lo sprono della gara, ma la sana competizione non fa mai male...soprattutto con se stessi.
http://volatuttokite.blogspot.it/
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CapitanInfrena
Advanced Member
Italy
1864 Posts |
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pn
Socio STACK
Italy
821 Posts |
Posted - 05 Mar 2014 : 22:11:15
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Grazie Beppe, non avrei mai saputo esprimere così bene l'essenza e il significato delle gare. Buon vento!
Paolo(Pn) - Vice-presidente STACK Italia - VentoZero <http://www.ventozero.it> |
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