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madibiase
Forum Member
Italy
177 Posts |
 Posted - 25 May 2011 : 16:16:30
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Ciao a tutti: una curiosità: girovagando in rete ho trovato questo
( http://kitethoughtsfromthefield.blogspot.com/2009/08/old-school-vs-new-pilots-new-kites.html), nel quale si parla di acro della vecchia e nuova scuola. Ho poi trovato qualcosa riguardo il kymera di Barresi
(che sta uscendo ora), che viene definito come un mix tra acro della vecchia e nuova scuola. Siccome sono molto giovane (aquilonisticamente parlando ) mi chiedo: qualcuno di buona volontà può darmi qualche delucidazione in merito? Quali erano gli acro di riferimento? Differenze costruttive e di volo rispetto ai nuovi?
Grazie
Mario |
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Saro
Socio STACK
Italy
193 Posts |
Posted - 25 May 2011 : 22:32:44
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Ciao Mario, posso iniziare questa discussione riportandoti la mia personale esperienza. E' da più di 10 anni che volo quindi - limitatamente a questo periodo - posso indicarti qual è stata l'evoluzione alla quale ho assistito. Le differenze costruttive fra aquiloni di vecchia e nuova scuola e le relative differenze in volo rispecchiano da un lato l'inevitabile progresso tecnico che ha investito i materiali di costruzione e dall'altro la tendenza a voler favorire un certo tipo di tricks, sempre più "estremi". Credo sia anche il senso di ciò che è riportato nell'articolo che hai indicato. Oggi se un aquilone acrobatico non esegue con facilità i tricks di ultima generazione, automaticamente è fuori dal mercato. Magari è perfetto per divertirsi ed imparare ma nessun pilota di un certo livello ne affronterà l'acquisto.
Gli aquiloni di vecchia scuola erano riconoscibili per il c.d. aspect ratio (cioè la proporzione fra apertura alare e linea di spina) non eccessivamente spinto. La spina devi prolungarla idealmente fino ad incontrare la congiungente delle estremità alari, per farti un'idea di questo rapporto. Volendo usare una metafora, (a mo' di Uomo Vitruviano) potevano quasi essere inscritti in un quadrato. I bordi di attacco delle ali avevano delle curvature molto accentuate. Come riferimento puoi dare un'occhiata al Prism Fanatic o al Level One Jack in the Box, due aquiloni che ho pilotato e che hanno fatto...vecchia scuola. Queste proporzioni, unite ad una distribuzione dei pesi che prediligeva le rotazioni sulla pancia, li rendeva ostici nell'eseguire i tricks per i quali erano previste rotazioni sull'asse traversa/spina. Coerentemente con queste scelte costruttive, gli stand off erano molto distanziati fra loro (quasi a coprire tutto il bordo d'uscita) e il T centrale era molto alto, alzando quindi il C.G. sulla spina. Memorabili le mie tribolazioni per mettere in fade il Jack in the Box o nel farlo uscire dal backflip! Le steccature di questi aquiloni già per l'epoca erano avanzate ma trattiamo sempre di strutture che oggi sarebbero definite "molleggiate" e inconsistenti. Ogni comando impartito all'aquilone doveva essere perfetto, dato al momento giusto. Diversamente non andava a segno. Tirare due righe perfettamente dritte poi era affare parimenti difficile. Ma se la loro ossatura era inconsistente, hanno il merito di aver fatto quella ai piloti. Quando svolazzavi allegramente erano divertenti e poco impegnativi. Come detto, mostravano una certa difficoltà solo in certe manovre, e richiedevano mani allenate e sensibili.
C'è anche stata una fase in cui gli acro hanno subìto una metamorfosi verso le configurazioni attuali. Rimanendo fermi alcuni capisaldi della vecchia scuola (tipo stand off distanziati, longheroni curvi) l'aspect ratio iniziò a diventare più spinto. Un esempio su tutti è l'Elixir della Prism. Quando uscì in commercio figurati che era classificato come acro per tricks radicali! E in effetti era così. Si riuscivano a fare con facilità yoyo e altri tricks basati su rotazioni spina/traversa. Un altro esempio è il Prism E2.
Gli acro attuali, per usare la metafora di cui sopra, possono invece inscriversi in un rettangolo. Spina lunga a guisa che non è quasi necessario prolungarla idealmente per congiungerla alla linea passante per i tips alari, longheroni retti, steccature rigide e reattive. Con queste premesse le rotazioni spina/traversa sono divenute alla portata di tutti, sacrificando un po' quelle sulla pancia. La reattività di questi nuovi acro, insieme al bilanciamento dei pesi (T centrale più bassa, pesi in coda, baricentri molto spostati) fanno sì che abbiano un momento di rotazione molto favorevole, rendendo possibili tricks come cometa e similari, prima riservate a pochi eletti. Non ho parlato delle brigliature, per non confondere le idee vista la tua giovane età aquilonistica. Se vuoi ne riparleremo. Il forum tuttavia è pieno di esperti quindi spero che qualcuno possa integrare e/o modificare il succinto contenuto di questo post.
Ciao
Saro
http://stuntkitepalermo.blogspot.com/
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Edited by - Saro on 25 May 2011 22:33:51 |
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madibiase
Forum Member
Italy
177 Posts |
Posted - 04 Jun 2011 : 10:11:36
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Grazie Saro, nel frattempo ho provato a guardare un pò e un'idea
( piccola) almeno sulle forme me la sono fatta.
Ciao
Mario
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Gadiel
Socio STACK
Italy
2250 Posts |
Posted - 04 Jun 2011 : 22:35:57
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comunque se vuoi un idea dell'aquilone che è un misto delle 2 scuole,basta vedere il taurus di antonis lumiotis,che ha anche un altro nome che nn ricordo.cmq quello che ha usato in gara!
Dario
Zero51 bologna,NEMESIS,chevalier du ciel indoor, ma dire che li faccio volare è ottimistico |
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nat della mota
Socio STACK
Italy
2093 Posts |
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madibiase
Forum Member
Italy
177 Posts |
Posted - 05 Jun 2011 : 21:01:31
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Grazie ragazzi, ora guardo subito il video.
Raccogliere più materiale possibile mi serve per testare ancora meglio il programma per il progetto degli acro che ho messo su.
Per ora ho considerato solo i piani disponibili in rete, e qualche idea me la sono fatta.
Il problema è che, tranne i b'zar, sono tutti, o quasi, "figli" di Derefat, quindi ragionare su disegni di un solo autore ti aiuta a capire come si è evoluto lui, ma non in generale!!! Per questo cercavo qualcosa di diverso e anche di "vecchio", in mopdo da capire l'evoluzione nelle forme e nel modo di volare.
Se qualcuno avesse del materiale a disposizione sarebbe ben accetto!!!
Ciao Nat e grazie ragazzi!!
Mario |
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Gadiel
Socio STACK
Italy
2250 Posts |
Posted - 06 Jun 2011 : 11:13:34
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si,mi riferivo al pathos ma nn mi ricordavo il nome!
Dario
Zero51 bologna,NEMESIS,chevalier du ciel indoor, ma dire che li faccio volare è ottimistico |
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Gadiel
Socio STACK
Italy
2250 Posts |
Posted - 06 Jun 2011 : 11:18:01
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sicuramente se guardi prism,poi chevalier du ciel e poi r-sky ti fai un idea precisa.
Dario
Zero51 bologna,NEMESIS,chevalier du ciel indoor, ma dire che li faccio volare è ottimistico |
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gipeto1
Socio STACK
Italy
1070 Posts |
Posted - 06 Jun 2011 : 11:26:23
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*** Il problema è che, tranne i b'zar, sono tutti, o quasi, "figli" di Derefat ***
Hai provato ad analizzare il Fluid? E' un progetto libero e non e' di Derefat.
Comunque gli aqui di Derefat non sono per niente uguali tra di loro (parlo come comportamento in volo), un Karma vola molto diverso da un Organic ad esempio ...
Walter
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Chi semina vento ... divida il raccolto con me |
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madibiase
Forum Member
Italy
177 Posts |
Posted - 06 Jun 2011 : 12:02:04
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Il fluid non l'ho ancora visto: devo trovare il tempo di metterolo su cad e prendere un pò di misure...
Non intendevo dire che gli acro siano tutti uguali, ma magari un progettista si porta dietro delle impostazioni di base che ritiene valide per ciacuna "categoria" (trick, precisione,etc.) e magariil confronto tra diverse "scuole", vecchie e nuove tendenze può portare a qualcosa di interessante!!!
Ciao
Mario
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Involo
Socio STACK
751 Posts |
Posted - 06 Jun 2011 : 12:15:00
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Mario, tanto per facilitarti il compito, ecco alcuni dei miei aquiloni vecchia scuola, sono tutti Prism classici.
Questo è il Prophecy
l'Illusion
Il Vapor
L'Elixir
Questi acrobatici sono capaci di rotazioni piatte che più piatte non si può, fade stabili e infiniti, 540 fatti ad un palmo da terra, side slide rasoterra a tutta finestra, tutte cose che nei nuova scuola sono state in larga parte sacrificate a vantaggio dei nuovi tricks.
Paolo |
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Vecchia scuola e nuova scuola
by GiochiVolanti