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Graziano
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Italy
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puosno
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Italy
87 Posts |
Posted - 26 Mar 2006 : 14:31:26
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quote: Originally posted by Graziano
Allora, per quanto riguarda gli aspetti giuridici ed amministrativi ne so veramente poco... so solo che l'anno scorso sono riuscito ad avere una piccola sponsorizzazione per la EUROCUP dall'azienda per cui lavoro (però in cambio ho dovuto organizzare un laboratorio di costruzione di aquiloni per i figli dei colleghi ( )). Quando mi hanno chiesto una ricevuta per il versamento, me lo sono dovuta far fare da un'amica che ha una società di ginnastica artistica!!!
Ma allora scusate se esiste l'associazione sportiva avrà anche una sua Partita IVA (nel casa in cui non ce l'abbia non costa nulla richiederla) allora perchè ti sei dovuto fare una fattura da un Terzo? lo so che forse a voi piace più volare che occuparvi di questi aspetti burocratici-amministrativi ma se non c'è un bilancio, una assemblea dei soci regolarmente costituita, una Partita IVA come possiamo ricevere sponsorizzazioni, maglie con scritto ITALIA per il Mondiale ecc... ecc...
Cmq mi pare che questo TOPIC abbia avuto poco successo, forse vi va bene così, io posso dire che c'ho provato a proporre delle idee. Mi spiace dirlo ma il futuro di questo sport in Italia è molto incerto. Andate a vedere cosa succede in Inghilterra: http://www.fracturedaxel.co.uk/phpBB2/ |
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Graziano
Socio STACK
  
Italy
994 Posts |
Posted - 26 Mar 2006 : 21:30:49
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quote: Originally posted by puosno
(...) Ma allora scusate se esiste l'associazione sportiva avrà anche una sua Partita IVA (nel casa in cui non ce l'abbia non costa nulla richiederla) allora perchè ti sei dovuto fare una fattura da un Terzo? (...)
Quando mi ero informato per la fattura mi era stato detto che esistevamo come associazione, c'era lo statuto, ma mancava l'atto notorio(?!?) e sicuramente non avevamo partita iva... Probabilmente manca l'ultimo passaggio per la formalizzazione, ma se non è stato fatto, ritengo che sia perchè probabilmente non è che "non costa nulla".
quote: Originally posted by puosno
(...) Mi spiace dirlo ma il futuro di questo sport in Italia è molto incerto. (...)
Non ho il minimo dubbio in proposito...
quote: Originally posted by puosno
(...) Andate a vedere cosa succede in Inghilterra (...)
Con gli inglesi il confronto è ingrato, come lo sarebbe con i francesi e con i tedeschi. Dietro a questi movimenti c'è la spinta un settore commerciale tradizionalmente molto forte. Ma secondo te chi è che potrebbe avere la forza (e dovrebbe avere l'interesse) di spingere l'aquilonismo in italia? Il Team Carnival? I ragazzi del Vento Zero? Qualche altro sparuto gruppetto di appassionati sparsi in giro per il paese? No, non credo le forze non sono sufficenti...
Ciao. Graziano

Team: http://spazioinwind.libero.it/isola/carnival/index.htm
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Edited by - Graziano on 26 Mar 2006 22:13:45 |
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G-Draco
Socio STACK
   
Italy
1392 Posts |
Posted - 26 Mar 2006 : 23:03:07
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Salve a tutti, scusate il ritardo nel mio intervento. Dunque, come ha detto Graziano siamo stati in radio grazie all'emitente milanese PlayRadio non 2 ma TRE volte, l'ultima delle quali (passata inosservata perchè in forse fino all'ultimo) effettuata con Ludovico Bertozzi da Dobbiaco questo inverno. Siamo stati in TV, durante il "Volo" 2004. C'erano le telecamere di "Disney Channel" di RAI2 MA SOPRATTUTTO quelle di "Scooter", la trasmissione Disney di SKY. Giornali.......... In occasione dell'ultimo "Volo" l'ufficio stampa della Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze ha pubblicizzato la propria presenza all'evento sul quotidiano "La Nazione" di Firenze. Peccato che poi sia andata come è andata........ Nessuno lo sa, ma ho addirittura scritto al comitato organizzatore di Pechino 2008 per proporgli una specie di manifestazione/demo con partecipanti da tutto il mondo con gli aqui tradizionali del proprio paese...... Ho ricevuto la conferma di lettura, ma la risposta non mi è mai arrivata...... E dire che avremmo tutti i requisiti per poterci proporre come sport olimpico (se ci sta il bridge....) !!!!!!!!!!!!!!!! Ho fuso il cellulare a forza di chiamare Manuela di Play Radio, ho smesso un tantino durante le ultime olimpiadi ma adesso vedrò di riattaccare....... Ho consumato le dita a forza di spedire e-mail ai vari giornali, "SportWeek" su tutti....... niente. Però "SportWeek" è proprietà della "Gazzetta dello Sport", gruppo RCS....... come PlayRadio...... chissà....... SportItalia, altre promesse, tanta disponibilità (tanto che cosa vuoi che ci mandino, avranno detto....) ed invece i filmati sono stati spediti. Qualcuni li ha visti ?? La scusa ufficiale è che erano troppo impegnati a far decollare SILive24...... due reti sono impegnative....... Ed eccoci qua, con il culo per terra, come sempre. Qualcuno di voi ha mai provato a far sponsorizzare una manifestazione di non-calcio??? Ho un figlio che nuota, uno che gioca a volley. Secondo voi, c'è qualcuno che abbia voglia in giro di aiutare questi ragazzi CHE NON GIOCANO A CALCIO sponsorizzandoli sulle magliette/giacche/tute/accappatoi/cuffie/pulmini(comprati con una colletta dei genitori)/ecc. ecc.??? NIENTE, zero assoluto. E allora, a chi volete che gliene freghi se i Carnival si fanno un Q-lo così per allenarsi ed arrivare ai mondiali??? E se non gliene frega niente dei Carnival, a chi volete che interessi di quattro o cinque amici che si ritrovano per volare assieme....??
LA MORALE E' CHE NON PORTIAMO SOLDI NELLE CASSE DEL CONI.
Termino qui. Scusate lo sfogo, ma purtroppo è la realtà che ci sta dintorno.
Buoni Venti.
Giacomo BORGHI, a.k.a."Draco"
Buoni 20 Giacomo. www.dracovolanspt.org |
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puosno
Forum Member

Italy
87 Posts |
Posted - 27 Mar 2006 : 00:40:24
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quote: Originally posted by Graziano
Quando mi ero informato per la fattura mi era stato detto che esistevamo come associazione, c'era lo statuto, ma mancava l'atto notorio(?!?) e sicuramente non avevamo partita iva... Probabilmente manca l'ultimo passaggio per la formalizzazione, ma se non è stato fatto, ritengo che sia perchè probabilmente non è che "non costa nulla".
Ho capito, esiste l'atto costitutivo e lo statuto ma non sono stati registrati. La registrazione può essere fatta in 2 modi:
*Scrittura privata autenticata da un Notaio(molto costosa) *Scrittura privata registrata(costo circa 130 € più vari bolli)
Il costo sta solo in questa registrazione, ripeto che una volta registrati richiedere la Partita IVA è un'operazione assolutamente gratuita!
Cmq se c'è lo statuto ma questo non è registato è come se non ci sia!
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Il Mau
Forum Member

Italy
66 Posts |
Posted - 27 Mar 2006 : 08:24:14
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Non vorrei passare per colui che critica senza dare contributi, ma da questi post emergono alcune considerazioni meritorie: - ad oggi non tutti gli iscritti (me compreso) sanno se sono iscritti ad una associazione oppure ad un "club" di amici. Proposta: Chiariamo il punto e poi saniamo la situazione, se esiste gia` uno statuto conforme registriamolo, ai costi presentati con una lieve tassa dovremmo cavarcela. Eventualmente possiamo creare un gruppo di soci fondatori che versano una cifra fissa per le spese iniziali. Io ci sto`. - ci sono persone che si danno tanto da fare, ma la mancanza di un coordinatore presente fa si` che certe opportunita` si perdono o che non si riesca a fare il follow up. Di nuovo una associazione riconosciuta, con possibilita` di un minimo di contabilita` consentirebbe una maggiore efficacia. Proposta: un direttivo con figure di coordinamento eletto. - questioni economiche e sistema paese: in questo caso noi italiani siamo speciali per vedere solo il proprio campanile e per fare scelte masochiste. Aiuterebbe molto creare nel nostro micro mondo un sistema paese, supportando che ha deciso di vivere di aquiloni (evitiamo polemiche su questo punto, una associazione deve prescindere da simpatie e campanilismi e dare spazio a tutte le figure che gravitano attorno al proprio mondo). Proposta, l'associazione dovra` tenere una contabilita` e mettersi in grado di autosostenersi con quote associative ed attivita` collaterali.
Il problema maggiore che vedo per fare tutto questo e` la difficolta` di partire essendo le persone coinvolte ed interessate sparse per tutto il paese e quindi difficilmente raccoglibili in un solo punto se non forse per la Cervia Cup. Sarebbe bello poter arrivare a tale evento avendo una proposta formalizzata e pronta per essere realizzata. Si potrebbe cercare di rivedere lo statuto e preparare una proposta sulla scrittura privata, decidere dove fare la sede e come strutturare gli organi ed i soci. Se siete daccordo possiamo creare un thread apposta ed incominciare a distribuire i compiti. |
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beppe
Socio STACK
   
Italy
1705 Posts |
Posted - 27 Mar 2006 : 23:45:53
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A me sembra che si stia sempre più arrugginendo, fino a bloccarsi del tutto, l'ingranaggio che porta alla stack le nuove leve.
Se il numero dei nuovi iscritti non supera quello di chi fuoriesce, una associazione muore.
Perchè oggi un ragazzo che compra un aquilone, che prova a volare un po' dovrebbe iscriversi alla Stack?
E guardate che ce ne sono, basta scorrere i forum.
Una volta veniva dato un CD o altro. Poi si era ventilata la creazione di una sezione tecnica, del sito, riservata agli iscritti. Poi si organizzavano delle giornate di corso. Poi qualcos'altro che ora non ricordo.
Oggi siamo al punto zero.
La lista degli iscritti Stack è "aggiornata" ad anni e anni fa. C'è chi riceve le e-mail (come l'ultima di Bergan) regolarmente, e non fa parte più della Stack da anni, e chi invece non le riceve mai ed è regolarmente iscritto, pagante e gareggiante.
E per le iscrizioni, l'ultima parola è stata: "a Cervia raccogliamo i soldi". Misura efficace in un momento organizzativo di emergenza per quanto riguarda la Cup. Ok. Ma... per la Stack? Chi non può andare a Cervia? Chi non gareggia ancora? Perdiamo queste iscrizioni?
Come ripartire?
E' inutile pensare di allettare oggi chi vola con un cd ecc. Internet ha azzerato il valore di qualsiasi rivista - opuscolo - cd o che altro.
No, quello che veramente interessa, il valore aggiunto, è... imparare, migliorare. Il poter passare mezza giornata - magari due volte all'anno - a fianco di uno o più bravi piloti... questo conta!
E allora io dico: facciamo ripartire i corsi che fino all'anno scorso venivano fatti. E rilancio: perchè non sfruttare le occasioni di ritrovo che già si presentano? Per esempio a Milano a maggio c'è sempre una manifestazione molto affollata... perchè non creare lì una prima occasione di formazione? Ci sono sempre tanti piloti bravi, almeno 3 o 4 master senza contare tutti gli altri... voglio dire, un po' a turno si può creare un laboratorio continuo, poi dipende dalle necessità... se uno vuole affinare il proprio pilotaggio si affianca ad uno bravo veramente, per uno che vola la prima volta può bastare per esempio uno come me... Lo stesso a Mestre, o in Liguria... e nelle altre località del centro e del sud...
Spesso leggiamo di piloti che rimangono ai margini, che non osano chiedere, che non sanno come provare acro diversi... Io penso che dire loro: "ok, ti iscrivi, fai parte di noi, ti garantiamo dei momenti formativi qui, qui e qui, chiedi pure, siamo qui apposta" sia molto accattivante.
Di contorno:
Un preciso e puntuale mailing agli iscritti, la creazione di un aggiornato database di piloti (disponibili) e dei loro aquiloni, in modo che si possa contattarli pvt via e-mail per un parere o un'impressione... Sono tutti piccoli benefit.
Se si decidesse di ripartire, si potrebbero contattare una-tantum tutti gli appassionati che frequentano tutti i forum, spiegandogli le novità e invitandoli all'iscrizione.
Non mi sembrano cose super impegnative, men che meno dal punto di vista economico. Anzi, l'aggancio dei corsi alle manifestazioni già collaudate eviterebbe impegni troppo vincolanti per gli istruttori ed esiti frustranti.
E il meccanismo potrebbe ricominciare: più iscritti, più possibilità.
Altrimenti le partite iva, ecc... da sole serviranno a poco.
Ps: siamo sempre il paese che ha appena ospitato degli splendidi europei... coraggio. Un grazie ancora a organizzatori, webmaster, giudici, manovalanza...
Ciao a tutti,
   beppe www.voliamoalto.it
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Edited by - beppe on 27 Mar 2006 23:48:37 |
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Il Mau
Forum Member

Italy
66 Posts |
Posted - 28 Mar 2006 : 08:29:15
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Ottimo post Beppe, permettimi solo di sottolineare che per fare quello che tu proponi occorre, e ribadisco OCCORRE, che la stack italia esista giuridicamente e sia governata da un direttivo, altrimenti i corsi saranno sempre una iniziativa spontanea di volontari che non porteranno nulla alla cresita della stack. Solo una organizzazione puntuale consente di condividere le fatiche e ridurre al minimo l'impegno di tutti i soci. Faccio un esempio: ad oggi io non so se potro` essere a Cervia per la gara, per cui non ho "messo il dito", ma mi sono offerto per eventuali attivita` remote. Ebbene non ho piu` avuto feedback, ne sono aggiornato su come vanno le cose. Altro esempio: Quest'anno il ponte del 25 aprile e` piu` invitante di quello del 1 maggio, per cui molte persone, tra cui alcuni soci, andranno a Cervia ad inizio festival. Questa poteva essere un'occasione per avere due weekend di visibilita` invece di uno solo ed invece si e` trasformato in un disamoramento di alcuni nei confronti della stack che ha organizzato la gara senza tenere in conto dei problemi di logistica (commento letto altrove!). Con un direttivo piu` attento ed organizzato si sarebbe potuto cogliere l'occasione e magari avere anche la forza di fare una piccola gara anche nel weekend precedente.
Ultimo pensiero (un po` polemico): ma i piloti master, che dovrebbero trascinare la cresita della stack, come mai non scrivono una riga su questo sito?
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pn
Socio STACK
  
Italy
821 Posts |
Posted - 28 Mar 2006 : 10:25:11
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quote: Originally posted by puosno Ma allora scusate se esiste l'associazione sportiva avrà anche una sua Partita IVA (nel casa in cui non ce l'abbia non costa nulla richiederla)
Forse ne sai molto più di me o forse stai confondendo il codice fiscale, che non costa nulla e non comporta obblighi particolari, con la partita iva.
Paolo(Pn) VentoZero - http://www.ventozero.it |
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puosno
Forum Member

Italy
87 Posts |
Posted - 28 Mar 2006 : 12:31:13
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quote: Originally posted by pn
Forse ne sai molto più di me o forse stai confondendo il codice fiscale, che non costa nulla e non comporta obblighi particolari, con la partita iva.
Paolo(Pn) VentoZero - http://www.ventozero.it
Sia il codice fiscale che la partita iva non costano niente, cmq mi correggo poichè la partita Iva è più indicata per Associazioni che svolgono costantemente e abitualmente una attività commerciale! Quindi per noi andrebbe meglio il codice fiscale.
Resta cmq il fatto che non abbiamo ne l'uno ne l'altro!!!!!!
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Edited by - puosno on 28 Mar 2006 12:33:29 |
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