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 La Stack Italia dopo CERVIA CUP 2017

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T O P I C    R E V I E W
Skynaples Posted - 30 Apr 2017 : 11:15:10
Ciao a tutti,

ho letto alcuni post sun FB con commenti ed impressioni sulle giornate appena trascorse a Cervia per l'abituale competizione annuale.
Inoltre mi sono giunte notizie "preoccupanti" riguardo al Coni e all'andamento economico dell'associazione.
Propongo di affrontare democraticamente , con l'intervento di tutti i soci , una discussione in merito a questi argomenti che influiranno certamente sul futuro dell'associazione.
Invito, chi fisicamente ha partecipato a Cervia, a scrivere una breve nota dei fatti accaduti.
Per favore cerchiamo in una prima fase di attenerci alla sola cronaca, in modo da consentire a tutti di effettuare una analisi personale degli accadimenti.
Procederemo poi con le valutazioni/impressioni/suggerimenti di ognuno per il futuro associativo

ringrazio tutti quanti vorranno partecipare attivamente a questo post
Salvatore


Skynaples




In sacca: CHS K2 std, Ecstasy LW by Maury, Level Two, Zeruko 145 carbon, Urban Ninja by Borf, Prism 3D by Prism Kite Technology, DEBORG Delta Borf Glider by Borf , Nowind zero 1.1 by Juan Lauren, Plutz 3 by Ceewan,Parafoil PW 0.6 by Zeruko, Invictus SUL/UL by KDE, Skymax .814 VTD by Kitehouse, Howitzer STD 88 e 76 by Juan Lauren su progetto S.K.D.
10   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
wertherfly Posted - 07 May 2017 : 23:14:35
Concordo anche io che i soci stack siano polivalemti, cioè piloti acrobatici, staticisti, combattenti e quant'altro, il fatto di competere e confrontarsi con piloti più bravi di me o meno bravi di me, mi ha consentito nel tempo di crescere più rapidamente, e di avere un bagalio di esperienza piuttosto nutrito. Se invece, non avessi fatto competizioni, non sono convinto che avrei potuto raggiungere tale livello e non so se sarei ancora qui a scrivere sul forum, probabilmente quel mordente che mi sprona a migliorare non lo avrei avuto.
Altra cosa invece è che la stack è un'associazione di volontari per cui basata sulla disponibilità, capacità e volontà dei soci di apportare le proprie capacità personali, chi più o chi meno mette la sua disponibilità a fare, per quanto può, ed è giusto così.
Si lavora tutti per la stessa campagna, è ovvio che le strade non saranno tutte uguali o condivise, ma l'importante è che portino tutte alla stessa destinazione.
Questo periodo per noi non è dei più rosei, ma non è nemmeno dei periodi peggiori, alti e bassi ce ne sono sempre stati e si sono affrontati di volta in volta, e sono certo che anche questa volta andrà così.
Ciao
Werther


nirvana ul,2 std, 1 vtd,opera std, vtd, transfer xtr, phoenix,venice, 3D,ticket,mai ben sul, ul,std, 2 x mas 3ul,2 x mas zero vtd, 2 rialto, rev mod.Mio indoor,sul,ul,std,2vtd,4v,td,5+vtd,shortwave 175 ,rev cadet, galaxy team, ,papillon, malard,urban ninja,mandala,2 miei mono indoor,1 futui mono indoor, 2 rokkaku,sverker,altri monofilo. alcuni di questi sono con *
pn Posted - 07 May 2017 : 21:56:32
Ciao a tutti,

sui conti potrei rispondere facilmente, constatando che ad inizio 2017 c'è stato un incasso relativo al 2016 che porta i conti in situazione sicura. Non lo vedete direttamente perché lavoriamo per cassa (la data effettiva dell'incasso) e non per pertinenza; con questa logica anche la Vodafone, con cui ho sottoscritto un nuovo contratto a fine 2016, vedrebbe una perdita secca perché la prima bolletta è stata in effetti pagata a consuntivo nel 2017

Con questa risposta, per quanto motivata, mancherei però completamente il cuore della questione. Non siamo un’azienda che deve fare profitto, allora perché abbiamo una cassa e a cosa serve? Più in generale dove vogliamo andare?

In questi giorni, in tutte le discussioni che ho letto qui e su Facebook, si sono mescolati in modo quasi indistinguibile rancori personali e questioni di indirizzo generale dell'associazione.
I primi mi amareggiano molto, ma mi appassionano poco o nulla, perché mi interessa il futuro della STACK molto più delle singole dispute. Dobbiamo assolutamente avere chiari quali sono gli obiettivi comuni che ci diamo: questo non ci metterà al riparo da errori, ma ci permetterà di non perdere la bussola.

Nella STACK vivono diverse anime. Anche io sono pilota, istruttore, giudice di competizioni, membro del direttivo, ma anche aquilonista ascensionale (c.d. “staticista”), volo anche con i combattenti, ho organizzato eventi e promosso iniziative varie, sia benefiche che per promozione. E' però necessario avere una visione comune di dove vogliamo andare e quindi quali siano gli obiettivi primari. Ringrazio Patrizio che ha richiamato come mai sia stata fondata la Stack, nonostante esistessero già molte altre, ottime, associazioni aquilonistiche con numerosi aderenti.

Quindi cosa vogliamo fare e come?

  • Sicuramente competizioni, e ciò che ci gira intorno. Perché le gare piacciono a chi le fa, piacciono a chi le guarda sia che pratichi o non pratichi, ma soprattutto permettono ai piloti agonisti di migliorare se stessi ed i propri aquiloni e questo ha ricadute a pioggia su tutti, anche sull'ultimo degli amatori (come in tanti altri sport).

  • Detto questo, l'aquilonsimo a comparti stagni non piace (quasi) a nessuno, i soci praticano tipicamente più forme di aquilonismo, per cui chi ha scritto lo statuto ha comunque offerto un ombrello a tutti: c.d. staticisti, combattenti, artisti, divulgatori, scrittori di manuali etc. Ma questo non è in contraddizione con il punto precedente, bensì un complemento che in molti apprezziamo.


Quest’anno sono state fatte alcune scelte, come ad esempio:
- Allungare il periodo di permanenza a Cervia di un giorno, da dedicare a corsi ed esibizioni nell’arena centrale. Ciò ha richiesto un impegno maggiore, anche per poter chiedere un giorno in più di ferie in un periodo già denso di ponti.
Purtroppo quest’anno non ho potuto essere di persona a Cervia a causa di problemi personali, ma bastano i nomi e tesseramenti raccolti sul campo e i video degli applausi a scena aperta nell’arena centrale per capire che questa scelta ha pagato.
- Ribadire la presenza ai festival, in questo inizio anno Spotorno, Andora, Bergamo, ma altri seguiranno, in cui la presenza della Stack, dei suoi istruttori sul campo e piloti è desiderata è considerata ormai naturale.

Nella Stack, così come in molte altre realtà sportive, il numero di chi pratica lo sport è molto superiore al numero di persone che gareggiano. Per quanto riguarda i piloti a 4 cavi, il numero è in costante aumento e soprattutto il livello tecnico è altissimo: la gara di Cervia è quasi una mini Eurocup.
Per quanto riguarda i piloti due cavi è inutile nascondersi dietro ad un dito: il numero di piloti che gareggiano si è ridotto in modo drastico. Possiamo stare a guardare o seguire i troppi galli nel pollaio, che vanno a ripescare stralci di frasi dette ormai anni fa, ma a quale pro?

Possiamo invece ripartire da ciò che abbiamo: piloti italiani di buon livello, che per vari motivi non partecipano o non possono partecipare alle gare e amici di alto livello tecnico, che amano e promuovono il volo acrobatico e che sono disponibili ad essere coinvolti.

Non sono gli obiettivi comuni che risolveranno magicamente le questioni, ma è nelle cose che faremo operativamente insieme che possiamo crescere. Solo se gli obiettivi sono chiari, altrimenti giriamo a vuoto.

Buon vento!

Paolo(Pn)
VentoZero <http://www.ventozero.it>
patrizio Posted - 07 May 2017 : 18:38:12
Ciao a tutti.

In tutta questa discussione, voglio solo portare il mio contributo come socio fondatore di questa associazione, cercando di spiegare da dove nasce, cosa è e cosa sicuramente sarà.

1) L'associazione STACK Italia ASD è stata fondata dal sottoscritto insieme con Graziano Pigliapoco e Fabio Crivellaro nell'ormai lontano 2008, allo scopo di dare una "dignità" legale a quello che era un "semplice" gruppo di aquilonisti che si facevano chiamare "STACK Italia".

2) La STACK Italia, prima come gruppo di aquilonisti e poi come associazione, è nata come "ramo italiano" della STACK International che, sebbene oggi abbia una forma un po' diversa rispetto ad un tempo (ma neanche tanto...), tuttora esiste ed è ben viva e vegeta come si può dedurre dalla presenza del logo e del nome STACK nell'ambito dell'International SportKite Rule Book Commitee (IRBC) http://worldsportkite.com/2017-isk-rules.

3) L'adesione dell'associazione alla STACK (intesa come gruppo di analoghe associazioni o strutture nazionali come la STACK UK, la STACK NL, ecc.) è sancito dall'art.2.4 dello statuto "L'Associazione riconosce i regolamenti della STACK International (Sport Team And Competitive Kiting) e del S.I.E.C. (Stack International Executive Commitee)". Addirittura, il legame tra l'associazione e le competizioni è espresso anche nell'art.4.3 in cui si afferma che i soci "dichiarano di condividere le finalità dell’Associazione, di impegnarsi a collaborare al loro conseguimento e partecipare alle attività agonistiche.". Cioè, in teoria, un socio STACK dovrebbe partecipare alle competizioni o comunque almeno impegnarsi a promuoverle.

4) Al momento della creazione dell'associazione, per permettere all'associazione stessa di poter organizzare anche un semplice evento dimostrativo, ludico o promozionale in assenza della gara vera e propria, è stato redatto l'art.2.2 dello statuto in modo un po' "allargato", altrimenti l'associazione potrebbe dedicarsi solo ed esclusivamente all'organizzazione di competizioni (come fanno le squadre di calcio).

5) Proprio grazie all'art.2.2 "allargato", nel corso degli anni l'associazione ha organizzato eventi di diverso tipo e genere e si è occupata della promozione dell'aquilonismo in generale (aquiloni statici, ITB, Trick Ballet, ecc.), accogliendo con immenso piacere tra i propri soci anche persone non unicamente dedite all'aquilonismo acrobatico. In tal senso, l'associazione è anche riuscita a stipulare delle convenzioni assicurative estremamente favorevoli e utili sia per aquilonisti statici che acrobatici. Ciò non toglie però che, proprio per quanto detto sopra, l'associazione non potrebbe decidere di dedicarsi in esclusiva agli aquiloni statici o agli show, perché si perderebbe il legame con il IRBC e il nome "STACK" non avrebbe senso.

L'associazione STACK Italia, quindi, si differenzia in modo preciso rispetto ad analoghe e prestigiose realtà associative nazionali legate all'aquilonismo (es. CerviaVolante, Vulandra, FreeVola, 30Kite Club, ecc.). Ovviamente è possibile essere soci STACK Italia ed essere contemporaneamente soci di altre realtà analoghe, ma essere soci STACK Italia significa condividere esplicitamente le specificità di STACK Italia. Proprio per questo motivo e per le sue specificità, tanti soci ogni anno rinnovano con entusiasmo l'iscrizione all'associazione, pur non partecipando direttamente alle competizioni.

Quindi, riassumendo, seppure l'associazione cerchi in ogni modo e con grande piacere (nonostante le limitate forze disponibili, sia umane che economiche) di occuparsi dell'aquilonismo a 360 gradi (dalle competizioni, alla formazione, agli show, al sostegno di eventi benefici), i motivi per cui essa è stata fondata, le sue finalità ed i suoi legami sono ben precisi. Il rinnovo dell'iscrizione o l'iscrizione da parte di un nuovo socio non è un obbligo legale imposto dalle leggi dello Stato... chi ci vuole essere ci sia, chi non ci vuole essere o non condivide più le finalità dell'associazione così come sono (può capitare, non è un dramma per nessuno) può lecitamente guardare altrove cercando realtà che lo soddisfano maggiormente. E' una libertà individuale che non viene negata a nessuno.

Un saluto

Patrizio

Alex69 Posted - 07 May 2017 : 18:17:23
Beppe Capitano mio Capitano.

Alex69


My Kites:
K2 STD/UL/SUL/VTD - Qenet.x - Intro - Howitzer .88 (SKD) - COSMIC TC
(kitehouse)

My INDOOR Kites:
Baby Tana (HQ) - Easy Light(Level-One) - Urban ninja -
YURI(SKD)
beppe Posted - 07 May 2017 : 16:14:18
quote:
Originally posted by Skynaples

Caro Beppe,
ti ringrazio del Tuo augurio, fortunatamente il mio impedimento alle gare non è dovuto a "problemi" come hai sottolineato ma piuttosto a motivazioni personali ( come ho scritto) , una sfumatura che mi rende più sereno nel pensare che un giorno la cosa possa cambiare.

Per quanto riguarda l'attività finanziaria consentimi di spiegare quanto ho dedotto che mi rende preoccupato sulla sostenibilità dell'attuale corso.
Il conto economico 2016 si è chiuso con un passivo di 638,37 € che ha eroso il fondo cassa associativo ora consuntivato a 4.864,42 €.
Non voglio scendere in analisi tecniche approfondite, ma leggendo i macrodati : eravamo a spese complessive per 2.660,21 € e riuscivamo a mettere in cassa 2.021,84€

La maggior parte degli introiti derivavano dalle quote soci ( 56 in tutto tra effettivi ed aggregati) le altre voci attive erano risibili ( discorso a parte andrebbe fatto per la AXA in quanto si tratta di una partita di giro , tanto incassiamo tanto spendiamo ( almeno per logica di competenza annuale) facendo solo da tramite e fornendo un servizio ai soci)
Non ho trovato invece degli introiti dovuti ad un accordo di sponsorizzazione che partì nel 2015 . A spanne ( chiedo al Direttivo di fornire dati certificati) dovevamo incassare 500/600€ ( quasi quanto il passivo).

Tolte le spese ricorrenti ( banca, sito, ASI, Cancelleria) il capitolo di spesa più importante rimane Cervia Cup ( non temere non voglio cancellarla ) che pesa 918 €. Un capitolo di spesa così importante e sostenuto in pratica con i soli fondi provenienti dalle quote soci.
Quanti di questi soci sono sostenitori della corrente “la gara Stack non è... "intercambiabile”? Alcuni di loro sono staticisti e mi sono domandato se non fosse il caso che l’associazione promuovesse ANCHE la loro specialità . Un senso di rispetto per chi consente, con i propri soldi , di continuare (come è giusto) la gara annuale di Cervia.

Se continua questo trend di bilancio e effettuando un “calcolo della serva” 4.864,42 (cassa) / 638,37 (passivo) = 7,62 anni … possiamo tirar avanti ancora per un bel po’ ammesso però che i soci continuino a sostenerci e che i costi vivi di Cervia rimangano immutati ( aumenteranno pure alberghi ecc.ecc). La situazione non è disperata ma dal punto di vista gestionale mi preoccupa.

Un caro saluto




Skynaples




In sacca: CHS K2 std, Ecstasy LW by Maury, Level Two, Zeruko 145 carbon, Urban Ninja by Borf, Prism 3D by Prism Kite Technology, DEBORG Delta Borf Glider by Borf , Nowind zero 1.1 by Juan Lauren, Plutz 3 by Ceewan,Parafoil PW 0.6 by Zeruko, Invictus SUL/UL by KDE, Skymax .814 VTD by Kitehouse, Howitzer STD 88 e 76 by Juan Lauren su progetto S.K.D,Howitzer EWR BY S.K.D, NedaRev by Borf



Mi sembra doveroso replicare al tuo post, se non altro per correttezza, ma ovviamente sulle specifiche questioni di bilancio e altro non sono certo io titolato a risponderti.

Io ti posso solo illustrare tratti del MIO sentire, semplice socio.

Sono 15 anni che - a parte qualche eccezione - si "naviga" in acque economiche appena sufficienti o anche meno per gli scopi prefissi.
Eppure vedo che ce la siamo sempre cavata.

Non posso certo commentare cifre che non conosco, ma visto che il leit motiv, sullo sfondo, rimane sempre la sostenibilità e l'opportunità della Cervia Cup (daille e ridaille sempre lì finiamo...) ti preciso meglio.

Parto con un esempio cretino (perdonatemi tutti!) sulla "intercambiabilità".

Se fossimo un'associazione di... biciclettari, e ad un certo punto
avessimo il sentore che fra 7 anni i soldini non ci consentirebbero più di acquistare le biciclette... cosa faremmo? compreremmo forni a microonde perché con quelli sì che saremmo a posto con i bilanci?
Se fossimo un'associazione di biciclettari, e ad un certo punto ci accorgessimo che le nostre scampagnate in bicicletta attirassero meno soci, cominceremmo a praticare la pesca del luccio perché così i soci sarebbero di più e il sodalizio al sicuro?

Questo, Salvatore, credo sia il punto.
Un'associazione persegue il suo scopo, e - giocoforza - cerca di aumentare soci e pubblico interessato. Ma in quest'ordine, NON VICEVERSA.

Chi ha provato la validità negli anni della formula Stack, chi ha visto la sabbia di Cervia pulsare sotto le gesta di un Gambassi che in gara provava fantasticamente il prototipo di quello che diventerà poi l'aquilone da gara per antonomasia, o sotto i colpi leggeri di un Further che sfidava nella totale pulizia di volo le leggi della gravità... chi ha visto consumare epiche sfide coreografiche all'ultimo punto fra giganti, italiani o stranieri, anche fra gli ultimi arrivati, chi ha capito che quel tipo di volo richiede impegno e fatica non solo al momento del trick, chi ha strappato tempo alla famiglia e al sonno per consentire tutto questo, per fare formazione, per organizzare, per tirare avanti la carretta, se ha capito la differenza fra il volo Stack e il volo così-così (come anche te hai giustamente notato più sopra) se ha favorito il propagarsi di questa cultura di volo con spirito di servizio... ebbene, non può piegarsi ad inseguire, semplicemente, il successo (moda odierna) a scapito del "core".

Non può far altro che mantenere il "core" al centro, e sviluppare il corollario. NON VICEVERSA.
Costi quel che costi. Fa niente se i forni a microonde sono più convenienti, bisogna puntare in alto, più in alto che si può. Le mezze cose non sono per chi vola alto.
Il fascino dell'aquilonismo acrobatico è sempre stato discreto, bello da scoprire, difficile da diffondere. Questo è quanto, alla pari di altri sport simili, di nicchia.

Comunque non è da ieri che nell'ambito delle giornate Stack trovano cittadinanza anche i trick ballet eccetera. Non è da ieri che i piloti si sfiancano nell'istruzione. Non è da ieri che ci si adoperi per assicurazioni a prezzo convenzionato. Non è da ieri che si partecipa a manifestazioni esterne (persino l'inaugurazione di un supermercato!) giusto per diffondere il verbo.
Banchetti in giro per l'Italia ce ne sono sempre stati.
Anni fa il sottoscritto ha esternato su queste pagine l'auspicio di un portale dell'aquilonismo, che tenesse gli occhi sulla palla (gara stack) e però si aprisse ad altri fruitori.
Ora tu trovi un mercatino, una sezione statici, una sezione combattenti e che altro.

L'associazione conta soci in maniera molto sfumata. C'è chi si associa per simpatia, per sostenere tutto questo circo di volo coreografico, per la passione delle gare, perché pilota, perché lo era, per l'assicurazione, per... tutto. Alle gare e ai ritrovi si vedono spesso anche gli statici, spesso si è piloti di acrobatici e possessori di statici insieme. Per fortuna, oltre al calcolo, esiste anche l'entusiasmo.


Approfitto di questo spazio per altri due concetti. Quanto segue non è rivolto a te, s'intende, è un discorso assolutamente in generale.

PRIMO.

Signori, ci sono delle parole che non sono molto più usate, al giorno d'oggi.
Una è "riconoscenza". oppure, se volete "gratitudine".
l'altra è "impegno".

Purtroppo si sta diffondendo un certo modo di ragionare. Qualunque cosa venga proposta, la reazione prima - palesata o no - è: "cosa mi viene in tasca?"

Spiace vedere chi si è formato nelle gare stack, chi ha è stato affiancato da uomini stack, chi ha sviluppato i suoi sogni e le sue potenzialità trainato direttamente o indirettamente da questa associazione, dalle relazioni create, dalle occasioni di svago e di approfondimento, POI DIMENTICARSENE.

Vendersi per un drink.

Non partecipare ad una gara anche se potrebbe.

Certo, nulla è per sempre, e poi ognuno segue la sua strada, ci mancherebbe.
Alcune cose, però, bruciano.

Come pure ignorare, irrispettosamente, il lavoro di chi tiene in mano questa baracca. Che fa una fatica boia, lo fa in spirito di servizio e per passione.
Si prende quel che conviene, e poi ciao-ciao.

La stack non è un distributore automatico di felicità aquilonistica. Non si introduce un gettone e si ottiene - per legge - il prodotto desiderato e confezionato.
Quattro gatti siamo. La felicità ce la procuriamo se ognuno fa qualcosa, fosse anche solo mordersi la lingua prima di scrivere in modi controproducenti, rovinando il lavoro di proselitismo appena compiuto a Cervia. O partecipare alla gara novice. O rinnovare l'iscrizione alla associazione per ridare fiducia al nuovo presidente.

Non partecipare alla gara e poi rammaricarsi che la gara abbia avuto pochi partecipanti... SUVVIA.

Ragazzi: uno scatto d'orgoglio e di impegno.


SECONDO.

Il tempo vola. Se aspettiamo che la Stack abbia il sapore che vogliamo noi, che le cose vadano esattamente come vogliamo noi, che certe regole siano così e non cosà, che tutti siano simpatici... non ci muoviamo più.
La Stack è fatta da uomini imperfetti, che fanno quello che possono.

Il sottoscritto ha avanzato da anni delle proposte. Mesi e mesi fa segnatamente un progetto Cervia. Le ultime l'altra sera al telefono con un pilota, a margine della insufficiente (è così) adesione alla gara due cavi.
Verranno accolte? Non lo so.
Ma serenamente attendo e vedo. Ho fiducia in Tullo, ho fiducia in altri.
Fra l'altro, chi ha anni di esperienza può testimoniare che in tanti anni di strada ne è stata fatta.
Ma nessuno mi costringe, un domani posso sempre non rinnovare la tessera, eh. Pacatamente.



Salvatore, mi rammaricavo dei tuoi problemi perché per una svista avevo letto "motivi personali" anziché "motivazioni personali".

Che dirti... avrai i tuoi buoni motivi.

Spero che la voglia di partecipare a questo meraviglioso sport abbia la meglio sulle pecche della Stack che meno sopporti.
Spero di vederti nella lista di Cervia.
Spero in una tua discesa nell'arena a sporcarti di terra e puntare in alto.
Come ci spieghi (e ti credo) che la tua assenza non è dovuta a dispetti o ripicche, allo stesso modo la tua presenza non significherà una scelta di campo fra amici/nemici e asili infantili vari. Voliamo alto, promesso.

Auguri per l'aquilonismo in Campania!

Ps: forza gente! Gli anni volano... e se non fosse per SEI ernie e 180 iniezioni in due anni, col cavolo che mi sarei privato del rumore della vela che vibra precisa nel vento e incanta in gara. Ogni lasciata è persa.




Beppe
www.voliamoalto.it

NirvanaSE
Skynaples Posted - 07 May 2017 : 07:35:55
Caro Beppe,
ti ringrazio del Tuo augurio, fortunatamente il mio impedimento alle gare non è dovuto a "problemi" come hai sottolineato ma piuttosto a motivazioni personali ( come ho scritto) , una sfumatura che mi rende più sereno nel pensare che un giorno la cosa possa cambiare.

Per quanto riguarda l'attività finanziaria consentimi di spiegare quanto ho dedotto che mi rende preoccupato sulla sostenibilità dell'attuale corso.
Il conto economico 2016 si è chiuso con un passivo di 638,37 € che ha eroso il fondo cassa associativo ora consuntivato a 4.864,42 €.
Non voglio scendere in analisi tecniche approfondite, ma leggendo i macrodati : eravamo a spese complessive per 2.660,21 € e riuscivamo a mettere in cassa 2.021,84€

La maggior parte degli introiti derivavano dalle quote soci ( 56 in tutto tra effettivi ed aggregati) le altre voci attive erano risibili ( discorso a parte andrebbe fatto per la AXA in quanto si tratta di una partita di giro , tanto incassiamo tanto spendiamo ( almeno per logica di competenza annuale) facendo solo da tramite e fornendo un servizio ai soci)
Non ho trovato invece degli introiti dovuti ad un accordo di sponsorizzazione che partì nel 2015 . A spanne ( chiedo al Direttivo di fornire dati certificati) dovevamo incassare 500/600€ ( quasi quanto il passivo).

Tolte le spese ricorrenti ( banca, sito, ASI, Cancelleria) il capitolo di spesa più importante rimane Cervia Cup ( non temere non voglio cancellarla ) che pesa 918 €. Un capitolo di spesa così importante e sostenuto in pratica con i soli fondi provenienti dalle quote soci.
Quanti di questi soci sono sostenitori della corrente “la gara Stack non è... "intercambiabile”? Alcuni di loro sono staticisti e mi sono domandato se non fosse il caso che l’associazione promuovesse ANCHE la loro specialità . Un senso di rispetto per chi consente, con i propri soldi , di continuare (come è giusto) la gara annuale di Cervia.

Se continua questo trend di bilancio e effettuando un “calcolo della serva” 4.864,42 (cassa) / 638,37 (passivo) = 7,62 anni … possiamo tirar avanti ancora per un bel po’ ammesso però che i soci continuino a sostenerci e che i costi vivi di Cervia rimangano immutati ( aumenteranno pure alberghi ecc.ecc). La situazione non è disperata ma dal punto di vista gestionale mi preoccupa.

Un caro saluto




Skynaples




In sacca: CHS K2 std, Ecstasy LW by Maury, Level Two, Zeruko 145 carbon, Urban Ninja by Borf, Prism 3D by Prism Kite Technology, DEBORG Delta Borf Glider by Borf , Nowind zero 1.1 by Juan Lauren, Plutz 3 by Ceewan,Parafoil PW 0.6 by Zeruko, Invictus SUL/UL by KDE, Skymax .814 VTD by Kitehouse, Howitzer STD 88 e 76 by Juan Lauren su progetto S.K.D,Howitzer EWR BY S.K.D, NedaRev by Borf
beppe Posted - 06 May 2017 : 20:10:10
quote:
Originally posted by Skynaples

Caro Beppe,
Decisamente devo iscrivermi ad un corso serale d'italiano. Continuk a non riuscire a esprimermi :-)
Non ho mai affermato che la gara Stack non sia centrale o debba essere abolita. Ci mancherebbe e poi per uno che afferma che tutte le forme di aquilonismo sono importanti sarebbe una contraddizione , proprio il volo Stack dovrei far abolire? Giammai.
Viceversa mi piacerebbe vedere l'associazione evolvere e riuscire ad organizzare Cervia e qualche altra manifestazione "differente".
E poi sappiamo benissimo che per i nuovi adepti "capire e amare " il volo stack non é così immediato. Fa molta più presa un trick . Poi con un aquilone in mano si può essere anche presi dal volo Stack . Sarebbe bellissimo vedere i piloti passare da una specialità all'altra.
Infine non é che voglio rivagare il passato con discorsi già fatti ,la mia non é polemica ma solo un tentativo di aprire la mente allo sport nella sua interezza.
Per quanto riguarda la mia partecipazione alle gare ho dovuto desistere anche per alcune motivazioni personali che non sono legate a dispetti o ostracismi.
Prendo atto che le posizioni sono lontane e pare inconciliabili . Il mio auspicio é che ognuno riesca a rinunciare a un po' della propria visione per avvicinarsi e tendere allo sviluppo associativo.
A presto

Skynaples




In sacca: CHS K2 std, Ecstasy LW by Maury, Level Two, Zeruko 145 carbon, Urban Ninja by Borf, Prism 3D by Prism Kite Technology, DEBORG Delta Borf Glider by Borf , Nowind zero 1.1 by Juan Lauren, Plutz 3 by Ceewan,Parafoil PW 0.6 by Zeruko, Invictus SUL/UL by KDE, Skymax .814 VTD by Kitehouse, Howitzer STD 88 e 76 by Juan Lauren su progetto S.K.D,Howitzer EWR BY S.K.D, NedaRev by Borf




Salvatore, se a fronte di constatazioni della "pochezza" della gara due cavi, nonché della presunta esiguità delle attività finanziarie disponibili e altro, proponi tutto il capoverso che ho quotato nel mio messaggio precedente, evidentemente suona come un "nessuno ci impedisce di mollare Cervia e darci ad altro, anzi lo statuto... bla bla bla".
Sì, sono andato a rileggere, e il senso non può che essere quello.

Prendo però atto delle tue ultime precisazioni, che mi fanno piacere, sia per il contenuto sia per il tono, del quale ti ringrazio. Merce rara, in questi giorni!

Certo, rimangono delle divergenze di opinione: per me la gara Stack non è... "intercambiabile", un'opzione come un'altra. Per me e per tanti rimane fondamentale.

Comunque, la tua apertura rende senza dubbio ampio il terreno condiviso su cui si può ragionare e agire, e questo credo sia importante.

Mi dispiace per i problemi che ti impediscono la partecipazione alle gare. Spero si possano risolvere!

Un saluto e un augurio!


Beppe
www.voliamoalto.it

NirvanaSE
Skynaples Posted - 06 May 2017 : 17:47:25
Caro Beppe,
Decisamente devo iscrivermi ad un corso serale d'italiano. Continuk a non riuscire a esprimermi :-)
Non ho mai affermato che la gara Stack non sia centrale o debba essere abolita. Ci mancherebbe e poi per uno che afferma che tutte le forme di aquilonismo sono importanti sarebbe una contraddizione , proprio il volo Stack dovrei far abolire? Giammai.
Viceversa mi piacerebbe vedere l'associazione evolvere e riuscire ad organizzare Cervia e qualche altra manifestazione "differente".
E poi sappiamo benissimo che per i nuovi adepti "capire e amare " il volo stack non é così immediato. Fa molta più presa un trick . Poi con un aquilone in mano si può essere anche presi dal volo Stack . Sarebbe bellissimo vedere i piloti passare da una specialità all'altra.
Infine non é che voglio rivagare il passato con discorsi già fatti ,la mia non é polemica ma solo un tentativo di aprire la mente allo sport nella sua interezza.
Per quanto riguarda la mia partecipazione alle gare ho dovuto desistere anche per alcune motivazioni personali che non sono legate a dispetti o ostracismi.
Prendo atto che le posizioni sono lontane e pare inconciliabili . Il mio auspicio é che ognuno riesca a rinunciare a un po' della propria visione per avvicinarsi e tendere allo sviluppo associativo.
A presto

Skynaples




In sacca: CHS K2 std, Ecstasy LW by Maury, Level Two, Zeruko 145 carbon, Urban Ninja by Borf, Prism 3D by Prism Kite Technology, DEBORG Delta Borf Glider by Borf , Nowind zero 1.1 by Juan Lauren, Plutz 3 by Ceewan,Parafoil PW 0.6 by Zeruko, Invictus SUL/UL by KDE, Skymax .814 VTD by Kitehouse, Howitzer STD 88 e 76 by Juan Lauren su progetto S.K.D,Howitzer EWR BY S.K.D, NedaRev by Borf
beppe Posted - 06 May 2017 : 14:45:58
<<<<<<<Vi è poi il tema della “GARA STACK” . conosciamo tutti bene il tuo pensiero in merito “campionato italiano STACK e eurocup STACK in primis , tutti i restanti eventi vengono dopo”.
Permettimi di citare lo statuto dell’associazione art 2 “Essa ha per finalità lo sviluppo e la diffusione di attività sportiva connessa alla pratica dell’aquilonismo intesa come mezzo di formazione psico-fisica e morale dei soci, mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea a promuovere la conoscenza e la pratica dell’aquilonismo. “
Nella nostra associazione , pur chiamamdoci Stack Italia, non vi è una preferenza d’importanza tra gara Stack o altri eventi . hanno tutti pari dignità purchè siano “idonee a promuovere la conoscenza e la pratica dell’aquilonismo”.
Su questo argomento si è molto discusso e mi è sempre dispiaciuto che qualcuno voglia ancora vestire i panni d’integralista Stack. Se vi deve essere , come tu dici, passione si deve poterla mettere a servizio di tutti gli aspetti dello sport , non contano 2 o 4 cavi, gare stack o ITB , piloti novice o esperti master conta solo salvare un sodalizio da una possibile agonia.>>>>>>>

Ciao Salvatore...
Ma... ancora? Siamo ancora tornati lì? Siamo in una ruota come quella di un criceto, continuiamo a tornare dal punto di partenza? Direi che non ci siamo.

la formazione, il volo Stack e la gara Stack fanno parte della stessa filosofia. E' impensabile concepire uno senza l'altro.

La Stack si chiama Stack perché fa le gare Stack.

Sullo statuto dell'associazione ti abbiamo già esaurientemente risposto due estati fa.
E' una questione normativa, lo statuto deve essere concepito nella sua forma più larga possibile. Bene hanno fatto a stenderlo così.
Più è largo lo statuto, meno si avranno problemi un domani a organizzare cose collaterali o in evoluzione. E' normale, tutti gli statuti che ho visto nella mia vita per lavoro sono così.

Il punto però è poi cosa fare di concreto, ossia il "core" dell'attività. Quello che viene portato avanti per anni, dalla fondazione e con impegno... quello che è tradizione e continuità.
L'oggetto sociale della Lindt, probabilmente, prevede anche di produrre qualsiasi genere alimentare, compresi i wurstel con crauti. Però ha sempre fatto il cioccolato, sta facendo il cioccolato, e... scommettiamo che l'anno prossimo farà ancora il cioccolato?

Idem per il "core" della Stack. Poi ben venga il corollario, ciò è stato sempre ribadito da TUTTI.

Le discussioni e le votazioni hanno portato ad un direttivo che riafferma la centralità della Cervia Cup gara Stack.
Che questa poi venga perseguita bene, male, così piuttosto che cosà, se ne può discutere costruttivamente, senza i frizzi, lazzi, frecciatine e penosità infantili a cui assistiamo in questi giorni sui social.

Ma ritornare ancora indietro, rimettere in discussione in un gioco perpetuo le stesse cose basilari non ha senso. Tutti gli anni facciamo un referendum per decidere se l'Italia debba essere una monarchia o una repubblica? Eh.

Integralismo? Ma per favore.

Comunque, siamo in democrazia: alla prossima assemblea, hai sempre il diritto di alzare la mano e dire: io, socio, propongo di abolire la gara stack di Cervia e di darci a... eccetera.
Vediamo, magari la maggioranza è con te.

Ma scorrendo tutte le lettere aperte ai soci di due estati fa, sarebbero presumibilmente d'accordo con te forse 3/4 persone. Il resto no. Mi spiace.

Di agonie ne abbiamo passate di peggiori, credimi. Con passione e tenacia ci siamo sempre risollevati.

Vieni a fare la gara di Cervia due cavi l'anno prossimo: sarebbe un concretissimo apporto, questo sì costruttivo. Roba che vengo lì apposta per conoscerti, stringerti la mano e ringraziarti di persona.

Ciao!








Beppe
www.voliamoalto.it

NirvanaSE
Skynaples Posted - 06 May 2017 : 10:20:16
Caro Guido,
grazie per il tuo contributo.

Per quando mi riguarda devo evidentemente rivedere la mia "prosa" in quando non riesco ad esprimere con chiarezza il mio pensiero.

Con il mio "i piloti tengono famiglia" non intendevo rivolgermi a nessuno in particolare ( lo avevo premesso all'inizio di questo post ) né criticare nessuno ,tantomeno Te . Comprendo ,invece, le tue difficoltà ,purtroppo comuni a molti.
Viceversa, la mia intenzione era rafforzare il pensiero di Dario che, giustamente, sottolineava le difficoltà in cui siamo in tanti. Queste difficoltà si ripercuotono sulla disponibilità a viaggiare e/o partecipare ad eventi e di conseguenza il "proselitismo di nuovi piloti " viene ridotto con i risultati sotto gli occhi di tutti.
Per la questione dei Tuoi rimborsi, ricordo che nel 2015 ( quando facevo parte del direttivo) dovemmo deliberare, in una delle riunioni notturne ( eh si! cari soci uno dei compiti ingrati dei membri del direttivo( passati , attuali e futuri) è anche quello di riunirsi periodicamente via skype per decidere l'andamento sociale tirando spesso per le ore piccole) la mancata assegnazione di un rimborso "giudici" per Te . Infatti si era creata l'antipatica situazione in cui tu ritenesti di averne diritto ma non vi erano le condizioni di applicabilità del rimborso.
Per quest’anno , dove tu sei stato uno dei giudici “stabili” , mi auguro che il rimborso sia stato erogato ( chiedo all’attuale direttivo conferma).

Avevo, invece, proposto rimborsi ai partecipanti agli eventi formativi o di spettacolo non per trovare soluzione ad una crisi sottostimando la passione che deve animare una associazione, era un modo pragmatico di venire incontro alle difficoltà che citavi e che Dario aveva indicato. Senza soldi ci si muove poco ( la passione non paga i conti in albergo e i pasti) per cui tolto qualche evento principale ( Cervia) ci si limita al proprio territorio , quindi pochi incontri tra i piloti, pochi spettatori, pochi nuove “potenziali” leve che vedono volare, pochi nuovi piloti … gare con pochi partecipanti. Insomma una “consecutio facta” che ci ha portato nell’attuale situazione.

D’altro canto quando nel 2015 si strinse un’accordo di collaborazione con uno sponsor, lo spirito era proprio di creare un “salvadanaio” aggiuntivo ai fondi associativi per potersi permettere qualche evento extraCervia teso alla divulgazione delle attività StackItalia. Chiedo al direttivo quanto si è accumulato da quella data e propongo nuovamente una mozione d’utilizzo di questi fondi per incentivare attività divulgative sul territorio italiano.

Vi è poi il tema della “GARA STACK” . conosciamo tutti bene il tuo pensiero in merito “campionato italiano STACK e eurocup STACK in primis , tutti i restanti eventi vengono dopo”.
Permettimi di citare lo statuto dell’associazione art 2 “Essa ha per finalità lo sviluppo e la diffusione di attività sportiva connessa alla pratica dell’aquilonismo intesa come mezzo di formazione psico-fisica e morale dei soci, mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea a promuovere la conoscenza e la pratica dell’aquilonismo. “
Nella nostra associazione , pur chiamamdoci Stack Italia, non vi è una preferenza d’importanza tra gara Stack o altri eventi . hanno tutti pari dignità purchè siano “idonee a promuovere la conoscenza e la pratica dell’aquilonismo”.
Su questo argomento si è molto discusso e mi è sempre dispiaciuto che qualcuno voglia ancora vestire i panni d’integralista Stack. Se vi deve essere , come tu dici, passione si deve poterla mettere a servizio di tutti gli aspetti dello sport , non contano 2 o 4 cavi, gare stack o ITB , piloti novice o esperti master conta solo salvare un sodalizio da una possibile agonia.
Quando proponevo rimborsi non volevo assegnarli solo ai 2cavisti, ( anche qui devo essermi espresso male) ma a tutti i possibili partecipanti (2/4 cavi e perché no staticisti e rokkaku alcuni sono soci ) capaci di appassionare in giro per la ns. penisola ( e non solo all’unica occasione di Cervia) nuovi soci, formare maggiormente gli attuali, convincere chi si è allontanato di ricominciare a frequentarsi.
Per ultimo mi piacerebbe vedere tanti altri contributi a questo libero dibattito. In alcuni periodi ho temuto che alla maggior parte dei soci non interessa minimamente queste questioni ( quelli che definii “soci assicurativi” interessati solo alla polizza AXA) mi auguro vivamente di spagliare sarebbe la vera fine di StackItalia.
Buon vento


Skynaples




In sacca: CHS K2 std, Ecstasy LW by Maury, Level Two, Zeruko 145 carbon, Urban Ninja by Borf, Prism 3D by Prism Kite Technology, DEBORG Delta Borf Glider by Borf , Nowind zero 1.1 by Juan Lauren, Plutz 3 by Ceewan,Parafoil PW 0.6 by Zeruko, Invictus SUL/UL by KDE, Skymax .814 VTD by Kitehouse, Howitzer STD 88 e 76 by Juan Lauren su progetto S.K.D,Howitzer EWR BY S.K.D, NedaRev by Borf

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