Home > Risultati > CerviaCup 2006 > Report

Cervia Cup 2006, racconto di un successo


Anche quest’anno l’appuntamento a Cervia per i Campionati Italiani di Aquilonismo Acrobatico, grazie al grande impegno di un manipolo di eroi, non è mancato.

Tutti sanno infatti che la Cervia Cup è un "must" a cui non si deve assolutamente rinunciare, anche a costo di attingere dal fondo del barattolo delle proprie energie: un GRAZIE quindi è il minimo dovuto a chi ha combattuto anche per questa ennesima battaglia.

Per fare un necessario bilancio, nonostante alcuni piccoli intoppi tecnici, alla fine tutto è filato per il verso giusto e si può certamente dire che l’evento è stato senz’altro un successo, come del resto ormai è tradizione qui a Cervia. Una tradizione di ospitalità confermata dal fatto che parecchi bravi piloti stranieri hanno riconfermato anche quest’anno la loro partecipazione all’evento competitivo.

Oltre ogni previsione, sono stati sicuramente tre giorni intensi, due di gara vera ed uno, l’ultimo, di convivialità. Ecco qualche spot per annusare "che aria tirava".


1° giorno

Il primo giorno ha visto condizioni meteo discrete, a parte alcune gocce di pioggia alle 9.00 è seguito un bel sole con un vento che è passato dal nullo della prima mattina, fino ad arrivare a circa 20/25 Km/h del tardo pomeriggio in un crescendo costante (si stava preparando per il giorno dopo).

Dopo il solito sbattimento di pochi per preparare il campo ed il resto, e dopo avere atteso l’arrivo dell’amico Eolo, la giornata di gara ha potuto avere inizio, aprendosi con il consueto Pilot meeting organizzato dai giudici, i quali, competenti e pazienti come di consueto, hanno saputo dirigere magistralmente l’evento in un turnover di concorrenti che nelle varie specialità hanno disputato la prima sessione di gara, ovvero la precisione, che comprende figure obbligatorie, e la routine di freestyle.

A parte il dispiacere per qualche illustre mancanza ed un infortunio, che comunque non ha impedito al zoppicante pilota di prendere parte alla competizione, ha fatto molto dispiacere vedere un concorrente squalificato a causa di una funesta bandiera rossa. Il giorno dopo sarà ancora "out" per la medesima ragione. Peccato davvero!

Peccato anche per il pair dual line svizzero che ha rotto i cavi prima del tempo minimo di volo chiudendo così la prova a zero punti e ritirandosi il giorno dopo per "troppo vento".

E’ stato piacevole invece ritrovarsi la sera al centro del festival per la consueta e magica volata notturna al chiaro dei riflettori sapientemente puntati sugli aquiloni dagli organizzatori del Festival ArteVento, anche se le temperature non certo primaverili hanno certamente fatto desistere molti partecipanti ad aggregarsi alla festa.


2° giorno

Bufera! Questo è il termine giusto per descrivere come si è aperto il secondo giorno di gara. Cielo grigissimo, clima freddo, mare grosso, con alcuni momenti di pioggia (pochi per fortuna), vento sostenuto sempre sopra i 35 e con raffiche frequenti a 40/45 Km/h: per chi sa cosa vuol dire è il tempo tipico della Normandia…

Ciò nonostante, ogni concorrente, con i dovuti aggiustamenti agli aquiloni ed al brano musicale, ha disputato la sua prova di balletto senza particolari rotture e problemi da segnalare.

Molti concorrenti con questo vento non avevano mai disputato una gara. Va quindi fatto un elogio ai vari piloti che hanno saputo adeguarsi a condizioni di vento a cui in Italia non siamo certo abituati. Ancora di più vanno elogiati i giudici che hanno sopportato molte ore al centro del campo sotto la tormenta per dare ad ogni pilota il suo "momento di gloria".

Incredibile. Dopo alcuni anni abbiamo potuto assistere al finale del balletto proposto dal simpatico ma sfortunatissimo concorrente greco che altre volte ha sempre dovuto ritirarsi a causa di rotture varie prima del tempo minimo di volo.

A metà giornata si è svolto anche l’incontro dei soci Stack Italia, strumento necessario per fare un po’ il punto della situazione dell’aquilonismo acrobatico e per capire quali strade sia opportuno intraprendere nel futuro associativo; presto verrà pubblicato anche un report dell’incontro.

Si è svolta anche un’interessante riunione post gara, organizzata dai Field Directors, ovvero i direttori di campo, utile a capire come ci si deve muovere e cosa conviene fare all’interno del quadrato di gara prima durante e dopo la competizione.

Nel pomeriggio, tutta la carovana si è mossa poi verso il centro del festival per la proclamazione dei vincitori e per regalare al festival alcune dimostrazioni di balletto acrobatico a due e quattro cavi. Anche qua però il meteo ci ha messo il suo zampino: infatti dopo una giornata di bufera, il vento è completamente svanito, prendendo la pioggia il posto del vento. Questo ha reso molto difficoltosa l’esibizione, compromettendo purtroppo la qualità dello spettacolo offerto.

Un pubblico di "afecionados" ha comunque seguito per tutto il tempo le evoluzioni dei piloti anche ad ombrelli aperti.


3° giorno

Ultimo giorno, tutto è compiuto, le gare sono finite, naturalmente ora splende un bel sole ed il vento è una brezzolina costante da mare verso terra…

E’ tempo di relax, alcuni si recano al centro del festival per salutare gli amici di sempre, viene comunque aperto il campo di volo e l’occasione è propizia per dedicarsi alla prova di nuovi aquiloni ed allo scambio di tecniche di volo.

Si respira un'aria di malinconia, alcuni sono già partiti ed altri sono in partenza, per tutti comunque l’appuntamento è rinnovato all’anno prossimo, stesso posto, con la speranza di vedere tra i veterani sempre più facce nuove.

Poi chissà mai... se capitasse a settembre un’altra EuroCup in Italia?


a cura di: Stack Italia - Sezione Media Press