T O P I C R E V I E W |
Marcello |
Posted - 20 May 2009 : 08:31:09 leggo in molte discussioni che sono sempre troppo pochi e troppo sfruttati, e mancando il link "se vuoi diventare giudice e farti odiare punta il cursore sotto qui", chiedo: come si diventa giudici?
i miei aquiloni: genesis 125, wing 195 classic, opium std, mondrian ul, quantum pro, yamaha R1 kitgara (decolla con ogni vento) |
8 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
603 |
Posted - 21 May 2009 : 10:15:15 "...nella sezione competizioni si parla di modificare le gare stack,..."
Caro Marcello, quanto dici è vero, ma hai solo sfiorato un problema più generale, ossia che a seconda della formula eventualmente prescelta dovrebbe cambiare anche il modo di giudicare. Ad esempio, se venisse scelta la formula "freestyle con figure" (come diavolo si chiamava? non me lo ricordo più) sarebbe assolutamente necessario suddividere il panel di giudici fra chi giudica solo gli spezzoni di freestyle e chi giudica solo le figure obbligatorie inserite; inoltre, non sarebbe possibile al FD mostrare al concorrente le figure da volare, concorrente già impegnato nello spezzone di routine tecnica tra una figura e l'altra. Ma visto che ci siamo vorrei aggiungere un ultimo appunto al tema "come si diventa giudici": cominciando da guardalinee! E' questo un compito molto sottovalutato: in effetti, quando il campo è regolare, il vento è moderato e non vi sono team in campo il giudice di linea ha da fare solo per guardare le ragazze che passano; ma quando le condizioni sono diverse, da come un giudice di linea svolge il suo compito si può preventivare se potrà diventare, o meno, un buon giudice "giudicante". Campo piccolo, vento forte... sta seduto in poltrona? Non sarà mai un giudice "responsabile", affidabile. Ciaoooo
Andrea |
pn |
Posted - 20 May 2009 : 18:23:17 quote: Originally posted by patrizio
[quote]Originally posted by mikele
Provo a risponderti sulla base della mia esperienza
Grazie Patrizio. Se non ricordo male ho visto giudici ombra (shadow) stranieri nelle gare italiane, quindi immagino che un apprendista giudice italiano possa formarsi anche partecipando a gare all'estero. E' vero?
Paolo
Paolo(Pn) VentoZero <http://www.ventozero.it> Le mie vittime: Apokalypsis, Galaxy D team, STX 2.3/1.8, Proton, Rev-Maiocchi più alcuni ascensionali |
Marcello |
Posted - 20 May 2009 : 17:52:09 Grazie per le risposte, e vi garantisco che, anche se fatta in modo scanzonato, la mia domanda era seria. Credo che esistano diversi modi e diverse strade per per partecipare allo sviluppo di uno sport, e non essendo interessato all'agonismo in senso stretto (almeno fino a quando in palio non ci sarà anche la birra), voglio capire quali altre cose un socio possa fare per dare il suo contributo... il modo in cui si forma un giudice mi fa sorgere una nuova domanda: nella sezione competizioni si parla di modificare le gare stack, nello specifico di eliminare le figure obbligatorie. Ora questa modifica, se ho ben capito, avrebbe valore solo nelle gare stack italia e creerebbe secondo me a un aspirante giudice due problemi: 1) mancanza del riscontro più immediato col giudizio degli esperti 2) in caso di gare all'estero mancanza di esperienza per giudicare le figure
Il punto 2 è ovvio, mentre per quanto riguarda il punto 1 vi porto la mia esperienza personale: un po' di tempo fa, quando Luca (verdeblu) e Claudio si allenavano per le gare, mi chiesero di guardare come volavano in pair, ma finchè non mi spiegarono prima che figure dovevano fare era abbastanza difficile dire se volavano bene o meno e chi e quando sbagliava. Vista prima la figura, era invece più semplice dare un giudizio e poi verificare altri aspetti, come la velocità di esecuzione, la simmetria, ecc. Giudicare un freestyle o un balletto, giudicare se i trick contenuti sono semplici o difficili, se chi li esegue ce li ha in mano e sbaglia per sfiga o gli riesce per botta di c.lo, mi pare un modo difficile per iniziare per un aspirante giudice che magari è anche poco pilota... o è meglio che mi legga il regolamento perchè il giudizio si basa su tutt'altro? (nel qual caso chiedo scusa )
i miei aquiloni: genesis 125, wing 195 classic, opium std, mondrian ul, quantum pro, yamaha R1 kitgara (decolla con ogni vento) |
603 |
Posted - 20 May 2009 : 13:08:40 Bravo Patrizio, hai detto praticamente tutto e lo hai detto bene. Mi è piaciuto in particolare il riferimento al fare le cose con serietà, con senso di responsabilità... Vorrei aggiungere solo un paio di considerazioni. Primo. Per fare i giudici (e vale anche per i FD) vi sono dei prerequisiti che essenzialmente sono: la passione per gli aquiloni + la disponibilità (innata?) a fornire un servizio + la resistenza psico-fisica. Se non vi sono questi prerequisiti è inutile parlarne. Secondo. Il regolamento internazionale (Judge' book) è la base... ma solo la base! L'esperienza, poi, è fondamentale... nel senso che sbagliando si impara! Ma vi sono un mucchio di trucchi (chiamiamoli così) del mestiere che solo un confronto con gli altri giudici può insegnare: e non parlo solo di fare lo shadow, ma di seguire dei veri e propri corsi di addestramento. Purtroppo non è mai stato possibile organizzarne uno, in Italia: ma io ho avuto la fortuna di partecipare a Frejus ad una specie di corso organizzato da Richard Quiros ed ho imparato in quell'occasione più di quanto avessi appreso nei precedenti 5 o 6 anni che facevo il giudice anche internazionale! Terzo. E' vero quanto citato riguardo l'estrazione dell'aspirante giudice (non necessariamente ex-pilota, cioé), ma certamente un giudice che proviene dalle competizioni è l'optimum, perché: è sicuramente contagiato dal virus degli aquiloni, è sicuramente fisicamente a posto, e, non ultimo, è in grado di giudicare meglio la parte tecnica perché la conosce di prima mano e non per sentito dire! E' un peccato, quindi, che gran parte dei piloti, quando per una ragione o quell'altra decide di appendere l'aquilone al classico chiodo, decida contestualmente di abbandonare l'intero "mondo" degli aquiloni: ma tant'é lo spirito di servizio uno ce l'ha o non ce l'ha. Quarto. E' importantissimo sapere che non si fa il giudice per avere "più potere": il giudice, di potere, ne ha pochissimo. Ma un pochino ne ha (e qui mi riallaccio ad alcune lamentele esposte in altro topic: "sempre le solite figure!"), se non altro quello di scegliere le figure, e in questo frangente svplge un'azione che si potrebbe definire "politica". Scusatemi se proseguo su questo tema, ma le citate lagnanze mi hanno convinto che, oltre a non conoscere il regolamento, molti piloti non conoscono nemmeno come si confeziona una gara. Allora: una volta le figure venivano scelte dal NHJ in numero di 6 ed annunciate un mese prima della singola gara; per facilitare la vita dei concorrenti, la STACK decise poi che le figure venissero scelte ed annunciate ad inizio stagione e rimanessero le stesse per tutta la stagione, e, sempre nella stessa ottica, il sottoscritto si mise d'accordo con il NHJ tedesco (quello francese non rispose neppure all'invito) affinché le figure fossero le stesse nei due Paesi. Non so come sia ora, perché seno da diversi anni fuori dai giri. Sei figure, quindi, tra cui sceglierne tre. Ebbene, la mattina prima della gara lo staff dei giudici si riunisce e sceglie in base a un insieme di considerazioni: le condizioni meteo attese in quel giorno e in quel luogo (più o meno vento, vento in alto ma non in basso, etc.), il livello tecnico dei piloti iscritti alle singole gare (novice piuttosto che master), la "volabilità" di una figura in funzione dei key elements e del vento presunto (esempio: specie con poco vento, la figura DLI piena di stalli è involabile, perché è impossibile mantenere diritta la linea dopo il primo stallo trasversale!), la giudicabilità della figura (nel caso, ad esempio, dei pairs le figure speculari vengono evitate perché, non essendo i giudici dotati degli occhi dei camaleonti, finiscono inevitabilmente per seguire uno dei due aquiloni soltanto), etc. Ne esce una scelta "politica" delle figure, ma fatta per favorire i piloti! Se le figure sono sempre quelle è perché sono, almeno sui nostri campi di gara, le più logiche! Ritornando al problema formazione dei giudici, vorrei aggiungere un'ultima cosa che riguarda il FD: è opportuno che si arrangi con le lingue, l'inglese innanzitutto ma anche un pò di francese. Il FD infatti deve poter colloquiare con i concorrenti e se questi sono stranieri... Ciao ciao
Andrea |
mikele |
Posted - 20 May 2009 : 10:48:45 ciao Patrizio voglio solo puntualizzare una sola cosa........ quando ho scritto semplice nn era assolutamente intenzione mia minimizzare il ruolo del giudice di gara per carita' nn me ne voglia nessuno...... era solo per dire che con la voglia (e certamente SOPRATUTTO la pazienza) tutto diventa semplice........ non me ne volere e chiedo scusa se si e' capito il contrario!! mikele |
patrizio |
Posted - 20 May 2009 : 10:31:05 quote: Originally posted by mikele
Semplice...
...sì e no... dipende!
Provo a risponderti sulla base della mia esperienza che, seppure non enorme, credo (confrontandomi con altri giudici) possa essere definita molto buona, poiché opero come giudice da qualche anno.
Diciamo che sicuramente si inizia studiando i regolamenti internazionali, che purtroppo (me ne accorgo anche leggendo alcuni post su questo forum) non sono sufficientemente noti nemmeno ai piloti con una buona esperienza di gare. La conoscenza dei regolamenti è necessaria per capire il contesto generale: come funziona (nei dettagli) una gara, cosa è richiesto al giudice, cosa deve essere valutato, come ci si deve comportare nei casi particolari, ecc.
Immediatamente (ma veramente immediatamente) dopo si deve iniziare un affiancamento ai giudici nel corso di qualche gara, operando come giudice shadow. Questa forma di tirocinio serve per provare "sul campo" cosa significa "essere giudice", imparare a valutare quello che si vede. In pratica l'aspirante giudice deve affinare la sua qualità di giudizio. La qualità del giudizio di un giudice shadow si verifica anche inserendo le valutazioni dello shadow nel programma di calcolo dei punteggi: è appositamente previsto di poter inserire i punteggi degli shadow senza che questi vadano ad alterare i punteggi generali. L'inserimento dei punteggi assegnati dal giudice shadow permette di confrontarli con quelli degli altri giudici e capire se sono attendibili. Fino a quache anno fa, quando John Mitchell era International Head Judge, si facevano delle statistiche a livello internazionale per vedere se e quanto le valutazioni di ogni singolo giudice si discostavano dal punteggio medio ottenuto da ciascun pilota. Insomma... si cercava di giudicare i giudici... per valutare quanto erano bravi e, nel caso lo fossero, chiamarli a giudicare anche manifestazioni internazionali come la EuroCup. Tutto questo oggi non si fa più... (ci sono altri problemi da risolvere...).
Il mio pensiero personale è che fare il giudice sia difficile, a volte anche molto molto difficile, credimi. Ovviamente è difficile se si prende la cosa sul serio; se invece si va in campo con lo spirito del "tutto-sommato-chi-se-ne-frega"... beh allora cambiano i termini. Io quando sono giudice mi sento tutta la responsabilità di dare una valutazione il più possibile oggettiva e corretta a quello che vedo, senza farmi condizionare da chi sia il pilota, dalle condizioni del vento (poverino... c'era poco vento!) e da quant'altro. Inoltre, negli ultimi anni, giudicare una gara è diventato sempre più complesso, anche a causa delle estese possibilità di volo delle ultime generazioni di aquiloni; i particolari e le situazioni di volo che ti si presentano davanti nel corso della gara che si devono obbligatoriamente vedere, notare, memorizzare e analizzare a posteriori per poterle valutare sono a volte tantissime. Inoltre non sempre il volo dei piloti è pensato "per essere giudicato": a volte non è facile giudicare serenamente un volo altamente discontinuo, dove si iniziano mille manovre (linee, archi, tricks, angoli) ma non se ne termina realmente alcuna. ... e potrei andare avanti... Esempio: quale impatto sulle valutazioni hanno la stanchezza del giudice dopo aver visto 10 piloti e dopo 3 ore in campo, la sete, la pipì, il caldo/freddo, i tempi a disposizione a volte ristretti per poter pensare a quello che si è visto e giudicare di conseguenza... ecc.
PRECISAZIONE: con tutto questo discorso... non voglio assolutamente scoraggiare qualcuno dall'iniziare a fare il giudice, anzi! Ma credo che chi decide di voler diventare giudice (o almeno provarci) debba mettersi nell'ordine di idee di assumersi un impegno costante, non si può essere giudice una volta ogni tanto, se si ha voglia sì altrimenti no. L'esperienza nel giudicare conta tanto, tantissimo! Più gare si giudicano meglio è. Il neo-giudice deve cercare via via di costruirsi il proprio metro di giudizio, i suoi riferimenti, le sue tecniche per capire se una figura è stata volata bene o male (e se male in quale punto), le sue tecniche per individuare nel volo del pilota e memorizzare i parametri ed i particolari che poi dovrà giudicare qualche minuto dopo, le sue tecniche per cercare di garantire la costanza di giudizio dopo 2 o più ore in campo e dopo aver visto parecchi piloti, la voglia di poter resistere in campo dalle 13:30 alle 18:30 (purtroppo può capitare anche questo e non si può dire "io sono stufo" a metà gara...! Esempio: a Viareggio noi giudici eravamo contati esatti esatti e ci siamo fatti tutte le gare).
Non dimentichiamoci che oltre ai giudici servono anche dei Field Directors. Attualmente (a meno dell'aiuto di Isabelle Brochard dalla Francia) abbiamo solo Andrea Candiani e, seppure ai primi passi, Ramona Piccoli. Fai un pensierino anche su questo ruolo, assolutamente fondamentale in campo.
Concludo ricordando che, probabilmente, faremo qualche incontro della serie "come si giudica una gara" nel corso di una prossima manifestazione, Per esempio il Venice Kite Festival.
Mi scuso per il lunghissimo post, ma il discorso non poteva essere liquidato in due righe...
Ciao a tutti Patrizio
quote: Originally posted by mikele
P.S. nn e' necessario essere piloti.......
P.S.: sul fatto che non sia necessario essere piloti per fare il giudice... riporto solo quanto espresso nel Judges Book: "A judge is not required to be a competitor or past competitor, but must certainly understand all aspects of sport kite flying techniques and must keep up-to-date." tradotto: "Ad un gudice non è richiesto di essere un pilota che partecipa a gare o di aver partecipato a gare, ma un giudice deve certamente capire tutti gli aspetti delle tecniche di volo dell'aquilone e deve tenersi aggiornato".
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NationalDirector |
Posted - 20 May 2009 : 10:17:13 quote: Originally posted by Marcello
leggo (...) come si diventa giudici?
L'iter inizia con lo studio del regolamento e prosegue con l'affiancamento ai giudici sul campo di gara con il ruolo di shadow judge. Il passaggio successivo, non scontato, prevede l'esordio come giudice vero e proprio, dapprima nella categoria 'novice' a poi anche nelle le altre...
Ciao. Graziano |
mikele |
Posted - 20 May 2009 : 08:47:18 Semplice, stando sul campo di volo dietro i giudici e a vedere cosa fanno...... a fine sessioni di gara chiedere tutti i dubbi che ti sono venuti........ ecc ecc ecc insomma essere disponibili e logicamente esprimendo un' interesse vedrai che saresti da subito istruito P.S. nn e' necessario essere piloti....... |
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