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 come preparare 1 routine di free style o balletto
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guido
Socio STACK

Italy
359 Posts

Posted - 26 Apr 2014 :  15:35:17  Show Profile  Reply with Quote
non avendo nessun nuovo balletto in cantiere ieri sera ho riesumato un mio vecchio balletto del 2003.
innanzitutto ho guardato piu volte il video cercando di capire quali pezzi tenere a quali modificare, poi, armato di stick a 4 cavi, fotocopia balletto 2003 e biro rossa ho cambiato dei pezzi e ho fatto un remake 2014. Ottimizzando al massimo il poco tempo disponibile ieri sera credo di aver fatto almeno il 50% del lavoro, poi giovedi e venerdi prossimo proverò sul campo la nuova routine senza perdere tempo su cosa potrei fare - inventare - modificare, ma devo solo eseguire quello che ho già fatto - inventato - modificato e al massimo, alla fine, fare qualche ultima modifica finale.
Come sapete il regolamento dice che un balletto deve durare dai 2 ai 4 min, per me il tempo piu furbo va dai 2,50 ai 3,20 circa; un balletto corto intorno ai 2,30 a parer mio potrebbe andare ancora bene per uno experinced, ma per un master che ha piu cose da far vedere ha bisogno di piu tempo, invece un balletto sopra i 3,30 min rischia di diventare troppo lungo, noioso e ripetitivo, ovviamente questo dipende anche dal brano musicale e da quante cose uno ha da far vedere.
Anni fa feci un balletto di 3,50 perchè volevo sbragare ma poi alla fine mi resi conto avevo ripetuto piu volte delle figure e/o trick, il timing era troppo lungo e i giudici si erano annoiati.
Un'altro consiglio che mi permetto di suggerire è ripetere una figura e/o tick max 2 volte, magari una volta a dx e una a sx, poi basta, i giudici hanno capito che la sai eseguire bene, piu di cosi non serve, anzi diventa ripetitiva e noiosa.

ci vediamo presto, buon vento a tutti
guido
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nat della mota
Socio STACK

Italy
2093 Posts

Posted - 27 Jan 2015 :  08:06:29  Show Profile  Visit nat della mota's Homepage  Reply with Quote
quote:
COME SI AFFRONTA UNA ROUTINE TECNICA ? BEH CREDO CHE OGNUNO ABBIA IL SUO STILE, DIREI COMUNQUE DI PROCEDERE IN QUESTO MODO:
SELEZIONARE UNICAMENTE MANOVRE E TRICK CHE SI SANNO FARE PRATICAMENTE ALLA PERFEZIONE, PIANIFICARE UN BUON MIX DELLE DUE IN TUTTE LE POSIZIONI DELLA FINESTRA DI VENTO, UN MIX CHE SIA FACILE DA RICORDARE MA NELLO STESSO TEMPO RICCO DI ANGOLI, ARCHI, CAMBI DI VELOCITÀ (VOLUTI), RIGHE DIRITTE E PARALLELE (O PERPENDICOLARI), ATTERRAGGI, STALLI E QUALCHE TRICK BASILARE (TIPO HALF AXEL O FADE). NON STRAFARE MA PERÒ NON LIMITARTI NELLE TRAIETTORIE



Questa è una parte di un free style che ho adottato in gara.
Se è ben costruito è validissimo anche nelle gare di tricks .




... un saluto


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Sara Rizzetto
Socio STACK

Italy
401 Posts

Posted - 27 Jan 2015 :  19:46:04  Show Profile  Visit Sara Rizzetto's Homepage  Reply with Quote
Ora quello che scrivo farà inorridire qualcuno.
Scrivere le proprie routine è un obbligo...sia per la memoria, sia per ripassare anche senza avere gli aquiloni alla mano.
A differenza di chi si mette con musica, carta e penna...io non riesco! E' più forte di me...

Il mio primo impatto è musicale, prendo tutto più di petto.
Auricolari, musica, "vento" e provo. Provo magari molte volte...magari tutte differenti...
Ma solo così a "pelle" mi vengono i movimenti giusti, quasi istintivi per quel tipo di musica o per quel particolare istante del brano.
Una volta a casa riascolto fino alla nausea la traccia, e ad occhi chiusi mi immagino quel tal movimento che ci sta bene davvero. (arriva il momento in cui al solo sentire la musica ti vedi l'aquilone davanti agli occhi)

Definiti quindi i punti "cardine" del balletto, arriva il momento della carta.
Mi scrivo quindi questi capisaldi e solo dopo cerco il come unirli armoniosamente (non si pensi ad una routine come un'accozzaglia di singoli esercizi!!! tutto deve risultare fluido e soprattutto COREOGRAFICO)

Ovvio è non avere una sola versione del proprio balletto
come è ovvio (ma opportuno dirlo) non incaponirsi sulla routine scritta.
I giudici non la conoscono, non si ricordano certo il balletto dell'anno prima.
Se qualcosa cambia lo sappiamo solo noi...quindi perchè no? perchè non farlo se ci può salvare la gara?
Magari le condizioni di vento non sono per nulla adatte a quello slide o quel trick...piuttosto che farlo male si cambia, no?

Durante il balletto mantengo quei "capisaldi" irremovibili dalla coreografia..sono come un'ancora di salvezza (se qualcosa viene cambiato, loro sono il punto da cui ripartire con certezza).

Diverso è nella routine tecnica.
Per quella tutto viene scritto filo per segno su carta (un po' come Guido..ovviamente con meno precisione)
Anche in questo caso l'armonia non deve mancare...ripeto, nemmeno la routine tecnica è una accozzaglia di esercizi uniti in qualche modo.
Per esperienza personale posso dirvi che ci sono delle cose che non devono mancare:
- Atterraggi
- L'uso di TUTTA la finestra di vento
- La varietà (non ripetere! in primis perchè stanza, secondo perchè si offrono dei facili paragoni con ciò che si è appena fatto)
- Qualcosa di inaspettato o insolito...che però non deve sembrare un errore
- il marcare un punto preciso della finestra piu volte (come una sorta di ritornello)
- ....fantasia!


Spero di essere stata di aiuto a qualcuno.



http://volatuttokite.blogspot.it/
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beppe
Socio STACK

Italy
1705 Posts

Posted - 08 Feb 2015 :  01:10:02  Show Profile  Visit beppe's Homepage  Reply with Quote
Se vi può servire... i miei due cent.

E' stra-vero che in un balletto si prevedono delle varianti, a seconda del vento che si trova.
Come è altrettanto vero che a volte la variante si impone e si improvvisa durante la gara, vuoi per il vento, vuoi perché... la situazione si ingarbuglia. ;-)
Ricordo quando dopo aver assaggiato il vento, lo speaker chiese a Luca Guardigli quale traccia musicale far partire... e il pilota rispose con un numero spaventosamente alto. Chissà quante piccole varianti aveva memorizzato, a seconda del vento!

Un campione anche nell'impegno, nel sacrificio, nella programmazione.

Ma quello che volevo dirvi era altro.

Uno degli spauracchi ante-gara è sempre e comunque la possibilità che ci sia poco vento. Il regolamento prevede una soglia minima a mio parere troppo bassa per il balletto, ma tant'è.

Ora, la soluzione che avevo trovato, e che si è dimostrata (nel mio percorso) efficacissima è stata preparare DUE balletti.
Uno per il vento normale, medio, forte.
Un'altro se c'è solo una bava di vento, da mettere in pista con il SUL.

Perché, a mio parere, non c'è niente da fare: se vogliamo che l'aquilone segua dinamicamente la musica, e in maniera coinvolgente, il programma del balletto non può essere una mezza-cosa: deve "tirare", deve fare il suo exploit. Stenderlo avendo la remora mentale del "oddio, e se ci fosse poco vento?" porta a compromessi che - se invece il vento c'è - si traducono in qualche mollezza di troppo.

Quindi, per me, la soluzione è sempre stata: se c'è solo un filo di vento, tiro fuori il sul e ripiego sul piano B, che è COMPLETAMENTE un'altra musica: già di base più adatta a movimenti lenti, a traiettorie dolci.

Questo, ve lo giuro, mi ha permesso di scavalcare piloti ben più bravi del sottoscritto, che partivano in quarta e poi... dovevano recuperare, per non finire in mare. Spezzando il ritmo, mandando a farsi friggere la coreografia.

Il piano B consente di pianificare una eventualità tutt'altro che infrequente, e di impostare un programma adatto al sul e alle proprie capacità.

Meglio, molto meglio rinunciare in partenza a qualche trick e a qualche spettacolarità e presentare un balletto che ha un suo senso e un suo (dolce) ritmo che ripiegare su una precisione per forza di cose "gommosa" e su blandezze che poco si accordano con la musica.

E poi, oltre al risultato pratico, c'è anche un vantaggio psicologico. Essere lì a provare il balletto la mattina con una bava di vento, o ancor più trovarsi a bordo campo mentre il vento non sale e la gara deve iniziare comunque... il piano B in tasca ti tranquilizza quando gli altri cominciano invece a sacramentare.

Tutto questo si intende vale:
A) per i due cavi: presumo che per i revolution la questione si ponga in termini un po' meno drammatici;
B) per i comuni mortali o bravi: ma se uno si chiama Debray, o se uno riesce a fare un balletto come Laurent Marcy alla Eurocup 2005, allora chapeau e parliamo d'altro.

PS: non avete il sul? Male. Ma comunque, un piano B si può approntare anche con un UL, magari con le briglie modificate di un paio di nodini per raccogliere meglio il poco vento...

Au revoir. :-)






Beppe
www.voliamoalto.it

NirvanaSE

Edited by - beppe on 09 Feb 2015 22:14:08
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nat della mota
Socio STACK

Italy
2093 Posts

Posted - 08 Feb 2015 :  07:14:55  Show Profile  Visit nat della mota's Homepage  Reply with Quote
quote:
Originally posted by beppe

Se vi può servire... i miei due cent..


..perle di saggezza

... un saluto


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beppe
Socio STACK

Italy
1705 Posts

Posted - 09 Feb 2015 :  19:40:15  Show Profile  Visit beppe's Homepage  Reply with Quote
poi, volendo, si può simulare la routine in modo da verificare che i cavi non si attorciglino troppo da una parte... io usavo questo:






Beppe
www.voliamoalto.it

NirvanaSE
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Sara Rizzetto
Socio STACK

Italy
401 Posts

Posted - 04 Apr 2016 :  12:30:51  Show Profile  Visit Sara Rizzetto's Homepage  Reply with Quote
Turo su questo topic che può essere utile per la preparazione alla CERVIA CUP 2016


http://volatuttokite.blogspot.it/
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Sara Rizzetto
Socio STACK

Italy
401 Posts

Posted - 04 Mar 2017 :  09:50:42  Show Profile  Visit Sara Rizzetto's Homepage  Reply with Quote
Come si scrive una routine tecnica o un balletto?
La domanda è sempre attuale...in preparazione della CERVIACUP 2017...
A disposizione degli aquilonisti di STACK ITALIA alcune griglie per facilitare la scrittura di una routine tecnica e di balletto.. utile per inquadrare meglio la finestra del vento e avere sottocontrollo ogni movimento del nostro aquilone!

https://db.tt/LTf1jFUtQf
https://db.tt/14XsB20QNQ
https://db.tt/0dcuoKQltE


http://volatuttokite.blogspot.it/
https://www.youtube.com/channel/UCJ6bh01dR2FhsCyPxq_EumA
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guido
Socio STACK

Italy
359 Posts

Posted - 05 Mar 2017 :  15:22:44  Show Profile  Reply with Quote
decisamente meglio che il vecchio foglio a quadretti, con questi diagrammi uno sa esattamente in che posizione si trova l'aquilone

guido
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guido
Socio STACK

Italy
359 Posts

Posted - 28 May 2017 :  00:57:41  Show Profile  Reply with Quote
Ciao ragazzi ,
dopo le esibizioni che abbiamo fatto nell’arena di artevento nel week end del 1° di maggio , come avevo già accennato in passato, suggerisco ai piloti che hanno un balletto STACK nel proprio repertorio di costruirsi in futuro anche dei balletti DEMO.

a parer mio il balletto demo dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
musica conosciuta e orecchiabile
timing: corto 1:30 - 2 minuti – 2:30 max
meno tecnico e piu coreografico
pochi tricks e poco rischio
balletto eseguibile anche con vento ultralight e cavi corti
balletto semplice, “less is more”, che deve creare emozione ad un pubblico eterogeneo e poco tecnico

Per fare un balleto DEMO potete usare una canzone “su misura” , il mio balletto DEMO è Don Raffaè di fabrizio de andrè da 1:47 , oppure accorciate se è possibile il balletto STACK creando una versione DEMO del balletto da gara.
Per me un balletto DEMO torna sempre molto utile averlo nel proprio repertorio per quando ci si trova a dover fare una demo alla festa XY di aquiloni su un campo di piccole dimensioni, o e/o con aquiloni statici che ti volano sulla testa, e/o con vento non costante e schifoso.
Per me un balletto DEMO aiuta a promuoversi anche in condizioni estreme perché possiamo fare spettacolo anche con 2 – 3 km/h.

Just an idea !
Guido
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