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 come preparare 1 routine di free style o balletto

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T O P I C    R E V I E W
guido Posted - 21 Mar 2014 : 00:00:04
Apro un nuovo post in modo tale che rimanga visibile e rintracciabile nel tempo, post che dovrebbe aiutare tutte le persone che vogliono cimentarsi in una gara.

JONATHAN SCRIVE: COME SI AFFRONTA UNA ROUTINE TECNICA ? BEH CREDO CHE OGNUNO ABBIA IL SUO STILE, DIREI COMUNQUE DI PROCEDERE IN QUESTO MODO:
SELEZIONARE UNICAMENTE MANOVRE E TRICK CHE SI SANNO FARE PRATICAMENTE ALLA PERFEZIONE, PIANIFICARE UN BUON MIX DELLE DUE IN TUTTE LE POSIZIONI DELLA FINESTRA DI VENTO, UN MIX CHE SIA FACILE DA RICORDARE MA NELLO STESSO TEMPO RICCO DI ANGOLI, ARCHI, CAMBI DI VELOCITÀ (VOLUTI), RIGHE DIRITTE E PARALLELE (O PERPENDICOLARI), ATTERRAGGI, STALLI E QUALCHE TRICK BASILARE (TIPO HALF AXEL O FADE). NON STRAFARE MA PERÒ NON LIMITARTI NELLE TRAIETTORIE.

Bravo jonathan hai spiegato bene come preparare una routine di free style, però io non la costruirei a memoria , ma SEMPRE scritta, cosi mi hanno insegnato i miei mentori, persone non solo forti, ma anche sagge e furbe.
Per accorciare i tempi e per avere sempre una routine sempre bene in testa, io ho sempre preparato tutte le mie routine (free style e/o balletto) su un foglio di carta, sempre prima a casa con lo stick (usare solo stick con cavi per vedere quanti giri fai in senso orario o antiorario), disegnando le vignette e usando solo la matita (mai biro); innanzitutto in questo modo ho molto piu tempo per ragionare e pianificare la routine, poi faccio una bella fotocopia, provo la routine sul campo e vedo cosa funziona e cosa è da modificare.

Sul campo uso una biro rossa per scrivere le modifiche, poi torno a casa, modifico il foglio originale che è scritto a matita, rifaccio una fotocopia che userò la volta successiva. Ripeto questa operazione N volte finche non sono soddisfatto del risultato.

Inoltre scrivendo la routine su un foglio (originale sempre a casa e fotocopia sempre nella sacca) mi scrivo spesso delle varianti , ad esempio mi faccio la vignetta della traiettoria N 1 per vento leggero o N 2 per vento medio - forte, oppure mi scrivo il trick N1 o N2 o N3 in base al tipo di vento e/o di aquilone, poi nei giorni antecedenti alla gara provo e riprovo, poi poche ore prima della gara decido cosa tenere e cosa scartare; per esperienza è meglio rischiare poco in gara, è meglio fare bene le cose che si sanno fare, poi l’anno dopo aggiungo i nuovi trick o traiettorie che fino a l’anno prima eseguivo male o ero insicuro.

Un altro vantaggio nell’avere la routine scritta graficamente è che in qualsiasi momento la posso visionare integralmente e/o modificare, ad esempio in inverno ho il tempo per modificare i miei vecchi balletti e fare un re-styling per l’anno successivo; inoltre dopo mesi di zero volo non devo stare a ricordarmi e ricostruire cosa facevo l’anno prima, ma guardando il mio foglio in pochi minuti provo pezzo dopo pezzo e voilà , la eseguo integralmente e ottimizzo al massimo il tempo.
Infine un altro vantaggio nell’avere la routine scritta graficamente è che dopo anni di gare io ho tutte le mie routine archiviate, sempre pronte all’uso per quando devo rieseguire un vecchio balletto.

Ultimo consiglio è farsi filmare la routine e le figure obbligatorie, rivedere quello che si esegue è importantissimo, si vede l’esecuzione da un’altra prospettiva, si fa il giudice di se stessi, e vi assicuro che si scoprono errori e/o punti da migliorare che non si vedono con gli occhi del pilota.

Buon vento a tutti

guido
10   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
guido Posted - 28 May 2017 : 00:57:41
Ciao ragazzi ,
dopo le esibizioni che abbiamo fatto nell’arena di artevento nel week end del 1° di maggio , come avevo già accennato in passato, suggerisco ai piloti che hanno un balletto STACK nel proprio repertorio di costruirsi in futuro anche dei balletti DEMO.

a parer mio il balletto demo dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
musica conosciuta e orecchiabile
timing: corto 1:30 - 2 minuti – 2:30 max
meno tecnico e piu coreografico
pochi tricks e poco rischio
balletto eseguibile anche con vento ultralight e cavi corti
balletto semplice, “less is more”, che deve creare emozione ad un pubblico eterogeneo e poco tecnico

Per fare un balleto DEMO potete usare una canzone “su misura” , il mio balletto DEMO è Don Raffaè di fabrizio de andrè da 1:47 , oppure accorciate se è possibile il balletto STACK creando una versione DEMO del balletto da gara.
Per me un balletto DEMO torna sempre molto utile averlo nel proprio repertorio per quando ci si trova a dover fare una demo alla festa XY di aquiloni su un campo di piccole dimensioni, o e/o con aquiloni statici che ti volano sulla testa, e/o con vento non costante e schifoso.
Per me un balletto DEMO aiuta a promuoversi anche in condizioni estreme perché possiamo fare spettacolo anche con 2 – 3 km/h.

Just an idea !
Guido
guido Posted - 05 Mar 2017 : 15:22:44
decisamente meglio che il vecchio foglio a quadretti, con questi diagrammi uno sa esattamente in che posizione si trova l'aquilone

guido
Sara Rizzetto Posted - 04 Mar 2017 : 09:50:42
Come si scrive una routine tecnica o un balletto?
La domanda è sempre attuale...in preparazione della CERVIACUP 2017...
A disposizione degli aquilonisti di STACK ITALIA alcune griglie per facilitare la scrittura di una routine tecnica e di balletto.. utile per inquadrare meglio la finestra del vento e avere sottocontrollo ogni movimento del nostro aquilone!

https://db.tt/LTf1jFUtQf
https://db.tt/14XsB20QNQ
https://db.tt/0dcuoKQltE


http://volatuttokite.blogspot.it/
https://www.youtube.com/channel/UCJ6bh01dR2FhsCyPxq_EumA
Sara Rizzetto Posted - 04 Apr 2016 : 12:30:51
Turo su questo topic che può essere utile per la preparazione alla CERVIA CUP 2016


http://volatuttokite.blogspot.it/
beppe Posted - 09 Feb 2015 : 19:40:15
poi, volendo, si può simulare la routine in modo da verificare che i cavi non si attorciglino troppo da una parte... io usavo questo:






Beppe
www.voliamoalto.it

NirvanaSE
nat della mota Posted - 08 Feb 2015 : 07:14:55
quote:
Originally posted by beppe

Se vi può servire... i miei due cent..


..perle di saggezza

... un saluto


beppe Posted - 08 Feb 2015 : 01:10:02
Se vi può servire... i miei due cent.

E' stra-vero che in un balletto si prevedono delle varianti, a seconda del vento che si trova.
Come è altrettanto vero che a volte la variante si impone e si improvvisa durante la gara, vuoi per il vento, vuoi perché... la situazione si ingarbuglia. ;-)
Ricordo quando dopo aver assaggiato il vento, lo speaker chiese a Luca Guardigli quale traccia musicale far partire... e il pilota rispose con un numero spaventosamente alto. Chissà quante piccole varianti aveva memorizzato, a seconda del vento!

Un campione anche nell'impegno, nel sacrificio, nella programmazione.

Ma quello che volevo dirvi era altro.

Uno degli spauracchi ante-gara è sempre e comunque la possibilità che ci sia poco vento. Il regolamento prevede una soglia minima a mio parere troppo bassa per il balletto, ma tant'è.

Ora, la soluzione che avevo trovato, e che si è dimostrata (nel mio percorso) efficacissima è stata preparare DUE balletti.
Uno per il vento normale, medio, forte.
Un'altro se c'è solo una bava di vento, da mettere in pista con il SUL.

Perché, a mio parere, non c'è niente da fare: se vogliamo che l'aquilone segua dinamicamente la musica, e in maniera coinvolgente, il programma del balletto non può essere una mezza-cosa: deve "tirare", deve fare il suo exploit. Stenderlo avendo la remora mentale del "oddio, e se ci fosse poco vento?" porta a compromessi che - se invece il vento c'è - si traducono in qualche mollezza di troppo.

Quindi, per me, la soluzione è sempre stata: se c'è solo un filo di vento, tiro fuori il sul e ripiego sul piano B, che è COMPLETAMENTE un'altra musica: già di base più adatta a movimenti lenti, a traiettorie dolci.

Questo, ve lo giuro, mi ha permesso di scavalcare piloti ben più bravi del sottoscritto, che partivano in quarta e poi... dovevano recuperare, per non finire in mare. Spezzando il ritmo, mandando a farsi friggere la coreografia.

Il piano B consente di pianificare una eventualità tutt'altro che infrequente, e di impostare un programma adatto al sul e alle proprie capacità.

Meglio, molto meglio rinunciare in partenza a qualche trick e a qualche spettacolarità e presentare un balletto che ha un suo senso e un suo (dolce) ritmo che ripiegare su una precisione per forza di cose "gommosa" e su blandezze che poco si accordano con la musica.

E poi, oltre al risultato pratico, c'è anche un vantaggio psicologico. Essere lì a provare il balletto la mattina con una bava di vento, o ancor più trovarsi a bordo campo mentre il vento non sale e la gara deve iniziare comunque... il piano B in tasca ti tranquilizza quando gli altri cominciano invece a sacramentare.

Tutto questo si intende vale:
A) per i due cavi: presumo che per i revolution la questione si ponga in termini un po' meno drammatici;
B) per i comuni mortali o bravi: ma se uno si chiama Debray, o se uno riesce a fare un balletto come Laurent Marcy alla Eurocup 2005, allora chapeau e parliamo d'altro.

PS: non avete il sul? Male. Ma comunque, un piano B si può approntare anche con un UL, magari con le briglie modificate di un paio di nodini per raccogliere meglio il poco vento...

Au revoir. :-)






Beppe
www.voliamoalto.it

NirvanaSE
Sara Rizzetto Posted - 27 Jan 2015 : 19:46:04
Ora quello che scrivo farà inorridire qualcuno.
Scrivere le proprie routine è un obbligo...sia per la memoria, sia per ripassare anche senza avere gli aquiloni alla mano.
A differenza di chi si mette con musica, carta e penna...io non riesco! E' più forte di me...

Il mio primo impatto è musicale, prendo tutto più di petto.
Auricolari, musica, "vento" e provo. Provo magari molte volte...magari tutte differenti...
Ma solo così a "pelle" mi vengono i movimenti giusti, quasi istintivi per quel tipo di musica o per quel particolare istante del brano.
Una volta a casa riascolto fino alla nausea la traccia, e ad occhi chiusi mi immagino quel tal movimento che ci sta bene davvero. (arriva il momento in cui al solo sentire la musica ti vedi l'aquilone davanti agli occhi)

Definiti quindi i punti "cardine" del balletto, arriva il momento della carta.
Mi scrivo quindi questi capisaldi e solo dopo cerco il come unirli armoniosamente (non si pensi ad una routine come un'accozzaglia di singoli esercizi!!! tutto deve risultare fluido e soprattutto COREOGRAFICO)

Ovvio è non avere una sola versione del proprio balletto
come è ovvio (ma opportuno dirlo) non incaponirsi sulla routine scritta.
I giudici non la conoscono, non si ricordano certo il balletto dell'anno prima.
Se qualcosa cambia lo sappiamo solo noi...quindi perchè no? perchè non farlo se ci può salvare la gara?
Magari le condizioni di vento non sono per nulla adatte a quello slide o quel trick...piuttosto che farlo male si cambia, no?

Durante il balletto mantengo quei "capisaldi" irremovibili dalla coreografia..sono come un'ancora di salvezza (se qualcosa viene cambiato, loro sono il punto da cui ripartire con certezza).

Diverso è nella routine tecnica.
Per quella tutto viene scritto filo per segno su carta (un po' come Guido..ovviamente con meno precisione)
Anche in questo caso l'armonia non deve mancare...ripeto, nemmeno la routine tecnica è una accozzaglia di esercizi uniti in qualche modo.
Per esperienza personale posso dirvi che ci sono delle cose che non devono mancare:
- Atterraggi
- L'uso di TUTTA la finestra di vento
- La varietà (non ripetere! in primis perchè stanza, secondo perchè si offrono dei facili paragoni con ciò che si è appena fatto)
- Qualcosa di inaspettato o insolito...che però non deve sembrare un errore
- il marcare un punto preciso della finestra piu volte (come una sorta di ritornello)
- ....fantasia!


Spero di essere stata di aiuto a qualcuno.



http://volatuttokite.blogspot.it/
nat della mota Posted - 27 Jan 2015 : 08:06:29
quote:
COME SI AFFRONTA UNA ROUTINE TECNICA ? BEH CREDO CHE OGNUNO ABBIA IL SUO STILE, DIREI COMUNQUE DI PROCEDERE IN QUESTO MODO:
SELEZIONARE UNICAMENTE MANOVRE E TRICK CHE SI SANNO FARE PRATICAMENTE ALLA PERFEZIONE, PIANIFICARE UN BUON MIX DELLE DUE IN TUTTE LE POSIZIONI DELLA FINESTRA DI VENTO, UN MIX CHE SIA FACILE DA RICORDARE MA NELLO STESSO TEMPO RICCO DI ANGOLI, ARCHI, CAMBI DI VELOCITÀ (VOLUTI), RIGHE DIRITTE E PARALLELE (O PERPENDICOLARI), ATTERRAGGI, STALLI E QUALCHE TRICK BASILARE (TIPO HALF AXEL O FADE). NON STRAFARE MA PERÒ NON LIMITARTI NELLE TRAIETTORIE



Questa è una parte di un free style che ho adottato in gara.
Se è ben costruito è validissimo anche nelle gare di tricks .




... un saluto


guido Posted - 26 Apr 2014 : 15:35:17
non avendo nessun nuovo balletto in cantiere ieri sera ho riesumato un mio vecchio balletto del 2003.
innanzitutto ho guardato piu volte il video cercando di capire quali pezzi tenere a quali modificare, poi, armato di stick a 4 cavi, fotocopia balletto 2003 e biro rossa ho cambiato dei pezzi e ho fatto un remake 2014. Ottimizzando al massimo il poco tempo disponibile ieri sera credo di aver fatto almeno il 50% del lavoro, poi giovedi e venerdi prossimo proverò sul campo la nuova routine senza perdere tempo su cosa potrei fare - inventare - modificare, ma devo solo eseguire quello che ho già fatto - inventato - modificato e al massimo, alla fine, fare qualche ultima modifica finale.
Come sapete il regolamento dice che un balletto deve durare dai 2 ai 4 min, per me il tempo piu furbo va dai 2,50 ai 3,20 circa; un balletto corto intorno ai 2,30 a parer mio potrebbe andare ancora bene per uno experinced, ma per un master che ha piu cose da far vedere ha bisogno di piu tempo, invece un balletto sopra i 3,30 min rischia di diventare troppo lungo, noioso e ripetitivo, ovviamente questo dipende anche dal brano musicale e da quante cose uno ha da far vedere.
Anni fa feci un balletto di 3,50 perchè volevo sbragare ma poi alla fine mi resi conto avevo ripetuto piu volte delle figure e/o trick, il timing era troppo lungo e i giudici si erano annoiati.
Un'altro consiglio che mi permetto di suggerire è ripetere una figura e/o tick max 2 volte, magari una volta a dx e una a sx, poi basta, i giudici hanno capito che la sai eseguire bene, piu di cosi non serve, anzi diventa ripetitiva e noiosa.

ci vediamo presto, buon vento a tutti
guido

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